Caiazzo. Decò, nuova stangata: ricorso rigettato, verbale da pagare e risarcimento dovuto a Eurospar
Arrivano al pettine altri nodi inerenti l’annosa quanto spinosa controversia che vede contrapposti gli amministratori dei due noti supermercati caiatini (Decò e Golden Market-Despar) e lo stesso Comune – coinvolto a vario titolo – con la pubblicazione, in data 18 ottobre, della sentenza relativa all’udienza durante la quale il 24 settembre 2019, in camera di Consiglio, la terza sezione del TAR Campania ha esaminato e quindi rigettato il ricorso 1151/2018, proposto da Iper Volturno contro il Comune di Caiazzo, nei confronti di Golden Market 2; con costituzione “ad adiuvandum” di venti dipendenti, per l’annullamento
del provvedimento con cui, in via di autotutela, sulla base di una sentenza “definitiva del Consiglio di Srato, 12 marzo 2018 il preposto comunale aveva disposto fra l’altro la revoca dell’autorizzazione commerciale rilasciata alla ricorrente in data 26 maggio 2011 e del verbale di accertamento di violazione amministrativa elevato dalla polizia locale.
Orbene, visto il ricorso, le obiezioni della controparte, i relativi allegati e tutti gli atti della causa; ascoltata la relazione della dottoressa Anna Pappalardo e i difensori delle due parti (rispettivamente Andrea Abbamonte, subentrato al collega Pasquale Marotta – Maurizio Federico Ricciardi) giusto verbale del 24 settembre 2019, dopo oculata disamina della complessa situazione, la terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (composta dai magistrati Anna Pappalardo, Presidente – Estensore; Vincenzo Cernese, Consigliere; Gianmario Palliggiano, Consigliere), definitivamente pronunciando sul ricorso, lo ha dichiarato inammissibile… dichiarando altresì inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo l’impugnativa del verbale…; condanna la parte ricorrente alla rifusione delle spese di lite in favore degli interventori “ad opponendum”, liquidate nella misure di euro 1500 in favore di ciascuno di essi; compensa le spese per gli interventori “ad adiuvandum“; nulla spese nei confronti del Comune di Caiazzo, stante la mancata costituzione in giudizio dello stesso.
Molto probabilmente anche questa controversia proseguirà davanti al Consiglio di Stato ma, considerato il suo esito, ancor più delicata sembra farsi la situazione per la parte soccombente con l’avvicinarsi dell’altra udienza programmata il mese prossimo mentre a dicembre dovrebbe tenersi l’udienza per il risarcimento dei danni (oltre mezzo milione di euro fino ad agosto scorso) che Golden Market rivendica dal Comune ed è attesa con ansia l’esito della denuncia penale formulata nei confronti degli stessi preposti comunali sempre per conto di tale esercizio che lamenta, si, ingentissimi danni dal Comune, ma è immaginabile che molto più sostanziosi potrebbero essere quelli rivendicabili, sempre dal Comune, dalla controparte, ove mai dovesse soccombere definitivamente sulla base di una procedura comunale ritenuta quanto meno “tortuosa” fin dall’origine.
Senza considerare il dramma, comprensibilissimo, per le venti famiglie che vivono coi proventi di quel lavoro…
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