Governo Conte bis: si punta sulla crescita del Sud Italia
Ventuno ministri, tra cui sette donne: è questa la composizione del nuovo governo Conte bis, un governo che ha trovato sin da subito l’approvazione degli investitori. Più che favorevoli sono stati infatti i commenti degli asset manager, che vedono nel governo di Conte un’occasione per nuovi e favorevoli investimenti e per far risalire il rendimento dei titoli di Stato, scesi ad un minimo storico pari allo 0,80%. Sono 29 i punti racchiusi nella versione definitiva del programma dell’esecutivo giallo-rosso, molti incentrati anche sulla risalita del Sud Italia e sul conseguente livellamento del divario tra Nord e Sud, obiettivo prioritario sin dall’unità del nostro Paese.
Governo Conte Bis: i fondi per la crescita del Sud
Come spiegato dallo stesso Giuseppe Conte in una lettera pubblicata sul Quotidiano del Sud, tra gli obiettivi principali del nuovo governo non mancherà quello di lasciare in eredità alle generazioni del futuro un’Italia compatta, coesa e solida, senza più il fantasma di un Paese di serie A e uno di serie B, caratterizzato da un Nord sempre su un gradino più in alto del Sud, almeno a livello economico. Obiettivo del nuovo esecutivo sarà infatti proprio quello di favorire gli investimenti privati, puntando anche sulla consapevolezza di strumenti che permettono di ammortizzare i rischi derivanti dalla propria esposizione sul mercato, tra cui quello della leva finanziaria. Al centro dell’azione del governo saranno, in particolare, i progetti di innovazione e digitalizzazione delle imprese, il sostegno delle aziende agricole e della ricerca nel campo dell’agricoltura ecosostenibile e le misure relative alla scuola, all’educazione e al welfare in generale. Tutte le misure adottate, saranno indirizzate prevalentemente alle nuove generazioni con la consapevolezza della necessità di puntare proprio sui più giovani per favorire la crescita economica e sociale del Paese e, allo stesso tempo, di incrementare il benessere dei giovani provenienti da famiglie con basso reddito.
Cgil, Cisl e Uil ad Assago per il futuro del Paese
A prendere le fila del discorso relativo alla rinascita del Sud è stata recentemente la Regione Calabria, il cui segretario generale ha preso parte all’esecutivo nazionale tenutosi il 12 settembre a Roma. Il segretario Russo avrebbe sottolineato le priorità della Regione relative agli scarsi sbocchi occupazionali e alla mancanza di infrastrutture materiali e immateriali su cui basare lo sviluppo regionale. In particolare, all’attenzione del governo è stato posto il problema relativo alla necessità di affrontare il tema della messa in sicurezza del territorio e quello relativo al precariato e alla perdita sempre maggiore di posti di lavoro. Non meno importanti sono da ritenersi gli interventi relativi al settore sanitario che soffrirebbe di una carenza di personale tale da compromettere la salute di tutti i cittadini. Queste alcune delle tematiche che sono state affrontate ad Assago lo scorso mercoledì 9 ottobre, quando l’assemblea nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil si é riunita per affrontare anche il problema del divario tra Nord e Sud.
Numerose le promesse del nuovo governo e favorevoli anche per le regioni del Sud: il 2020 dovrebbe indirizzare il Paese verso una prospettiva di crescita e sviluppo sostenibile.
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