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Caiazzo. Dalle parole ai ‘non fatti’: Mercati della Terra ‘Slow Food’: da febbraio 2015 chi li ha visti?

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Riportiamo testualmente, di seguito, un articolo con il quale, nel febbraio 2015, cioè quasi cinque anni fa,

come ricordano alcuni lettori, la giunta comunale caiatina deliberava l’istituzione di un nuovo, più confacente ai tempi, mercato settimanale di frutta e ortaggi, affidandone la gestione alla locale condotta “Slow Food”.

Iniziativa tristemente finita nel dimenticatoio, come del resto lo stesso mercato caiatino, sebbene attualmente faccia parte del gruppo di maggioranza, peraltro con l’autorevole ruolo di presidente del Consiglio, Ida Sorbo che, oltre a vivere nel centro morente, è “figlia d’arte” dell’ex sindaco Nicola, a quanto è dato sapere attuale responsabile proprio della “condotta” Slow Food” convenzionata con il Comune.
Cambiano i tempi! Una volta si chiamava “Mercatiello della Minestra” e si svolgeva la domenica mattina in piazza Santo Stefano. Oggi “Slow food” si inventa i “Mercati della Terra!” e il Comune si attiva.
Il vecchio e tanto rimpianto contadino dell’agro caiatino che la domenica mattina giungeva nella ex piazza Verdi sarà rimpiazzato dai moderni agricoltori della “new economy”, quella a chilometro zero… 
Forse le nuove generazioni non lo ricordano, se non in qualche racconto dei loro genitori o nonni, ma un tempo la città di Caiazzo era davvero il capoluogo dell’ago caiatino, con diversi decenni di anticipo sui tempi moderni.
In particolar modo la filiera a costo zero dei prodotti agricoli è sempre esistita e la domenica in particolar modo (ma anche il mercoledì) in piazza Verdi, oggi piazza Santo Stefano, si svolgeva un impressionante mercato di prodotti ortofrutticoli provenienti esclusivamente dai Comuni prospicienti Caiazzo e, ovviamente anche dai raccolti dei caiatini.
Si chiamava “Il Mercatiello della Minestra” ed attirava gente da ogni dove, soprattutto nell’immediato dopoguerra quando il consumo di carne era una chimera, nel mentre si iniziava a coltivare i terreni agricoli di cui la zona era ricca.
Man mano quel “Mercatiello” è andato a svanire fino ad arrivare ai giorni nostri, e vede un ultimo samurai dell’agro caiatino giungere ancora a Caiazzo la domenica mattina a vendere i prodotti del suo terreno.
Ed allora ecco che la condotta Slow food si è inventata un “Mercatiello della Minestra 2.0″ versione riveduta e corretta delle antiche usanze, siglando un protocollo con il Comune di Caiazzo, attraverso il suo rappresentante territoriale,
Domenico Mario Mastroianni, fiduciario Slow food Volturno sottoscritto ovviamente con il sindaco Tommaso Sgueglia.
Nella “forma” si parla di crisi economica e dell’aumento del costo della vita che hanno modificato le abitudini dei consumatori che, sempre in maggior numero, si rivolgono alle offerte della cosiddetta filiera corta acquistando dai produttori agricoli senza nessuna intermediazione.
Quindi in un momento come quello attuale, proporre occasioni di incontro diretto con il mondo agricolo significa promuovere la cultura e l’identità del territorio e nello stesso tempo dare impulso positivo all’economia locale e alla vita sociale dell’intera comunità.
Pertanto nell’interesse della comunità locale, è intento dell’Amministrazione dare impulso alla istituzione del “Mercato della Terra”, secondo i principi introdotti da Slow Food.
Considerato che i Mercati della Terra sono caratterizzati dalla presenza di produttori che vendono solo i propri prodotti, assumendo direttamente la responsabilità del proprio lavoro e che i predetti mercati non sono solo luogo di spesa ma anche occasione di incontro e di educazione al gusto, tenendo conto delle stagioni, sono ottenuti da processi tradizionali, con attenzione all’ambiente e rispetto per il lavoro di chi produce.
Per cui la Giunta Comunale ha deliberato di approvare ed istituire un Mercato della Terra, approvando lo schema di protocollo di intesa con la condotta locale di Slow food, quale primo atto per la procedura di istituzione del suddetto mercato.
L’auspicio con questo provvedimento adottato è che si realizzino questi “Mercati della Terra” ed il centro storico caiatino torni a ravvivarsi come un tempo.
Da ultimo, il che non guasta, la speranza dei consumatori e che non gli facciano pagare i fagiolini come li pagava Berlusconi ad Arcore.

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Original article: CAIAZZO. Cambiano i tempi! Una volta si chiamava “Mercatiello della Minestra” e si svolgeva la domenica mattina in piazza Santo Stefano. Oggi “Slow food” si inventa i “Mercati della Terra!” e il Comune si attiva..

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