Caiazzo. Rione Garibaldi, nuovo look: soldi sprecati, ‘confusione stilistica’ e fuorilegge: impietosa censura della minoranza
Nuova pavimentazione : nel mirino del gruppo “Bene Comune” la nuova scalinata e le opere architettoniche realizzate al rione Garibaldi in piena confusione stilistica.
“L’Ufficio Lavori Pubblici e Manutenzione di Caiazzo non aveva il tempo per occuparsi di un lavoro così complicato e delicato quale quello della messa in sicurezza della strada del Rione Garibaldi, per cui alla modica cifra di circa 3.000 euro ha incaricato un tecnico esterno per un lavoro dall’importo complessivo di 70.000 euro.
Effettivamente la strada richiedeva una messa in sicurezza tenuto conto della presenza, delle Scuole Elementari.
Ma dalle voci che si sentono per strada è chiaro che ai comuni mortali sfugge il senso dell’opera artistica che l’amministrazione ha voluto rappresentare”.
Lo afferma il gruppo consiliare “Caiazzo Bene Comune” all’indomani della conclusione dei lavori che hanno interessato la pavimentazione di rione Garibaldi.
“Probabilmente volevano ispirarsi all’opera dell’archistar Massimiliano Fuksas ma ai poveri mortali sembra più opera di Crozza-Fuffas.
Certo è importante la messa in sicurezza veicolare e anche pedonale ma forse avevamo erroneamente interpretato.
Cosa volete che sia una grattatina alla macchina nello scendere dal rione perché, se ci spostiamo sulla sinistra per evitare l’avvallamento, rischiamo di sbattere contro il veicolo che deve salire.
Che volete che sia una caduta da quei meravigliosi gradini che sicuramente sono stati fatti in uno stato di trance artistica altrimenti non ci si spiega perché non si sono attenuti alle norme che prevedono la stessa altezza per ogni gradino di 16-17 centimetri.
Per non parlare di quella meravigliosa riproduzione in miniatura della muraglia cinese che si vede osservando lateralmente l’andamento dei gradini, farli più bassi avrebbe sì tutelato una eventuale caduta laterale ma sicuramente non avrebbe fatto lo stesso effetto artistico.
E l’arguta intuizione di non mettere la balaustra sia a destra che a sinistra dei gradini ha favorito questa visione ottica a muraglia”, continuano i consiglieri di minoranza.
“Complimenti davvero, roba da far impallidire Leonardo da Vinci e la sua scala al castello di Chambord!
E cosa volete che sia una scivolata in una giornata umida, piovosa dinanzi a quel ‘meraviglioso’ piano inclinato dei gradini anziché orizzontale come prevede la norma.
E vogliamo parlare del piccolo gradino (9 centimetri) messo lì a ornamento della cima della meravigliosa scala che sicuramente avrà impegnato ore e ore le menti degli artisti che hanno realizzato codesto capolavoro?!
Ma non è finita qui! Hanno voluto stupirci con effetti speciali la balaustra in legno ad andamento irregolare, spieghiamo a chi non mastica arte che intendiamo per irregolare l’alternanza di pezzi di legno.
Consigliamo ai pedoni di evitare di appoggiarsi alla fragile opera d’arte: potreste romperla e rovinarla.
Ma tranquilli questa accortezza dovete averla per poco scendendo la balaustra diventa di ferro robusto da apprezzare anche qui l’andamento irregolare della saldatura più o meno stabile.
Verso la fine poi si raggiunge l’estasi: la fusione di due stili diversi (liberty?) e una mezza balaustrina così… appoggiata lì.
Inoltre cambiando prospettiva e guardando dal marciapiede di via G. B. Cattabeni possiamo apprezzare gli spettacolari gradini, sempre in altezze e inclinazioni diverse.
Cara amministrazione se vi stancate di questo povero popolo che non capisce di arte e decidete di riportare tutto a quello che le normative vigenti richiedono, dopo aver speso 70.000 euro pubblici e considerato che tutte le criticità finora trattate non vi hanno ispirato, abbiate la cortesia di farlo con i soldi della vostra indennità, quella che in campagna elettorale millantavate di riservare a scopi sociali e che invece avete preferito intascare”, conclude il gruppo di opposizione di Caiazzo Bene Comune.
