Caiazzo. Vicolo ‘cementato’ a pochi metri dal Comune: perché tutti se ne fregano, minoranza compresa?
Ancora nessuno è intervenuto per porre rimedio allo scempio effettuato?
É palesemente evidente che chi si è macchiato di una tale onta trova soddisfazione nella cancellazione e distruzione del patrimonio storico, culturale e artistico di una parte del nostro Paese.
Questa è la nostra Storia, il nostro Passato… e tutti noi abbiamo il dovere civico di salvaguardarlo.
Non si possono e non si devono ignorare atti suscettibili di condanna morale collettiva.
Quello che a me colpisce è la noncuranza di un intero “paese” che per inerzia sta lì a guardare senza effettuare alcun tipo di intervento per superare tale criticità.
Sono pochi che esprimono rammarico e delusione per la situazione venutasi a creare.
Vorrei citare una frase di Giovanni Falcone affinché tutti possano porre in essere una sana riflessione:
“Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili”.
Più che eloquenti, fuorché per i finti tonti, le amare considerazioni di una delle numerose persone che hanno dovuto prendere atto con sconcerto che ancora nulla era stato fatto da parte del Comune (né tampoco di altri, compresi i tanti sodalizi che si sciacquano la bocca ovvero si vantano di perseguire e salvaguardare il bene cittadino… bla bla bla…) per risolvere finalmente un problema che da tempo rappresenta l’onta cioè il biglietto da visita dei vari ottusi preposti: un intero vicolo del centro deturpato sostituendo gli storici ciottoli con volgarissimo cemento, senza che probabilmente mai nessuno si sia prodigato neanche per individuare i “responsabili” di tale scempio, che pure ha comportato ore e ore di intenso lavoro e frastuono.
Impossibile che tutti ne siano all’oscuro, tanto più che nei pressi tuttora campeggia un cartello segnaletico di lavori comunali, cioè fatti sotto controllo dell’ufficio tecnico?
Neanche i vigili, si presume pagati proprio per “vigilare”, come del resto politicanti e funzionari comunali preposti, hanno mai avuto nulla da eccepire? ne sapranno niente?
Anche gli attivisti 5 Stelle, che pure avevano assicurato il loro intervento, sembrano taciti e giustamente gli elettori ricambiano come possono: ieri e “domani” ancor più.
Eccezion fatta per Franco Almaviva il quale, oltre a non demordere, dal gruppo Facebook “Quelli di Caiazzo”, del quale è fondatore, rigira la lama nella ferita incancrenita di quanti, ad ogni preposto titolo, preferiscono sottacere e, magari, pensare a una sorta di sanatoria, anziché perseguire esemplarmente chiunque abbia potuto commettere tale scempio, il tutto prima di qualunque altra eventuale iniziativa.
Proprio il suo post, breve quanto eloquente, ha smosso nuovamente le acque su tale vergogna cittadina, sembra non la prima e, in difetto di esemplari sanzioni, sicuramente neanche l’ultima della città “buonviverina”:
La vergogna del centro storico di Caiazzo….e nessuno, dico NESSUNO, prende severi provvedimenti… mah..!
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