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Vairano Scalo. La rapina in banca fallì, ma dopo un mese tutti i malviventi sono stati arrestati

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Presso la casa circondariale di Poggioreale,

in Napoli, nella mattinata di mercoledì 13 marzo, militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di tre indagati, ritenuti responsabili di concorso in tentata rapina aggravata, persone già detenute a seguito del fermo disposto dal P.M. in data 20 febbraio 2019 ed eseguito, nei confronti dei medesimi soggetti, in data 23 e 26 febbraio u.s..

Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una complessa indagine, diretta dalla Procura della Repubblica e svolta dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo, investigazioni originate dal tentativo di rapina, con contestuale sequestro di persona e lesioni personali, consumato l’11 febbraio 2019 ai danni della banca Unicredit, filiale di Vairano Scalo.

Nell’occasione veniva tratto in arresto uno degli autori dei delitti, colto in flagranza del reato, mentre gli altri tre correi riuscivano a darsi alla fuga.

In particolare, il soggetto arrestato, fingendosi cliente, si introduceva all’interno della citata filiale dove utilizzando un taglierine minacciava i presenti consentendo l’accesso all’interno della banca di altri due complici – entrambi con volto travisato e guanti calzati – di cui uno armato di cacciavite.

I rapinatori, dopo aver immobilizzato i tre impiegati presenti e tre clienti, utilizzando delle fascette elastiche in plastica con cui legavano loro i polsi, minacciavano reiteratamente il direttore della filiale allo scopo di costringerlo ad aprire la cassaforte della Banca.

Nel frattempo veniva azionato l’allarme radiocollegato che permetteva l’immediato intervento dei Carabinieri di Vairano Scalo che irrompevano nella banca e, dopo breve colluttazione, riuscivano a immobilizzare uno dei rapinatori, mentre gli altri riuscivano a fuggire.

L’immediata attività investigativa posta in essere consentiva di individuare il modello e il numero di targa del veicolo utilizzato per la fuga, condotto da un quarto complice che si teneva in contatto con i correi mediante un walkie talkie.

Dai successivi sviluppi emergeva che il veicolo utilizzato risultava noleggiato presso una società ubicata in Giugliano in Campania, utilizzando documenti intestati a una terza, diversa persona.

Mediante l’analisi di numerosi filmati rilevati da sistemi di video sorveglianza di esercizi commerciale individuasti in Giugliano in Campania e Vairano Scalo, era possibile riscontrare il transito del veicolo in uso ai rapinatori nei pressi dell’istituto di credito subito dopo la consumazione della tentata rapina nonché accertare che, qualche giorno prima, in particolare l’8 febbraio 2019, i medesimi soggetti avevano eseguito, con un’altra autovettura, un sopralluogo nei pressi del citato istituto di credito, evidentemente propedeutico alla consumazione della rapina.

Da ciò si acquisivano inconfutabili elementi che conducevano all’esatta identificazione di tutti i componenti della banda nei confronti dei quali venivano raccolti gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine ai delitti loro contestati.

Soggetti colpiti dalla misura cautelare della custodia in carcere: 

Palma Antonio, nato a Villaricca; Panico Francesco, nato a Mugnano di Napoli; Palma Felice, nato a Villaricca; Speranza Salvatore, nato Giugliano in Campania, tutti in provincia di Napoli.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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