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Caserta. Dirigenti scolastici mai più discriminati: nuovo successo per l’avvocato Marotta

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Soldi in arrivo per i docenti penalizzati. accolto il ricorso volto ad equiparare la Retribuzione Individuale di Anzianità.

Il Tribunale di Napoli, Sezione Lavoro, ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Pasquale Marotta volto a ottenere il riconoscimento della retribuzione individuale di anzianità a favore dei dirigenti scolastici assunti mediante procedura concorsuale che subiscono una decurtazione stipendiale derivante dal mancato riconoscimento della carriera svolta precedentemente come docenti.

Nel comparto scolastico esistono tre tipologie di dirigenti, di seguito specificate, e, sebbene tutti svolgano la medesima funzione, tale differenziazione finora si riverberava anche sul trattamento retributivo e contributivo a loro spettante.

1. Ex presidi: coloro che sono divenuti dirigenti scolastici per essere già nel ruolo direttivo (art. 37 lett. C. CCNL 01.03.2002);

2. Ex presidi incaricati (art. 39 CCNL 01.03.2002);

3. Dirigenti scolastici assunti mediante procedura concorsuale, provenienti dal ruolo della docenza.

I dirigenti scolastici assunti mediante procedura concorsuale rappresentano l’unica categoria finora penalizzata dall’interpretazione normativa da parte del Miur.

Il Ministero, infatti, retribuisce in maniera differente, cioè inferiore, i dirigenti scolastici che versano in tale ultima ipotesi.

In altri termini, ai dirigenti scolastici provenienti dalla carriera di docente, il Ministero non riconosce la retribuzione individuale di anzianità (R.I.A.), ovvero l’assegno ad personam parametrato alla precedente mansione di docente che, invece, pacificamente spetta alle altre tipologie di presidi ed ex presidi incaricati.

Nel proprio ricorso, l’avvocato Marotta ha evidenziato la disparità di trattamento fra lavoratori che svolgono la medesima funzione e ruolo, ma vengono retribuiti in maniera differente.

Invero, i dirigenti scolastici assunti mediante procedura concorsuale svolgono le medesime funzioni e sono inquadrati nella medesima Area V° del Contratto Nazionale di Lavoro per Dirigenza Scuola e firmano lo stesso contratto rispetto alle altre tipologie di dirigenti (ex presidi e presidi incaricati).

La contestata discriminazione consiste nel fatto che gli ex presidi incaricati percepiscono un assegno ad personam (sostanzialmente identico alla RIA) mentre i “nuovi dirigenti” non percepiscono nulla a titolo di riconoscimento della precedente mansione.

Con sentenza pubblicata in questi giorni, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli Nord, dottoressa Cucinella, ha accolto tale tesi ed accolto il ricorso, riconoscendo ai dirigenti scolastici somme che variano da 10.000 a 40.000 Euro.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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