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Figli di Portici famosi: l’istologo e fisiologo Giovanni Michelangelo Paladino

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di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Giovanni Michelangelo Paladino è nato a Potenza, il 26 aprile 1842, da Saverio Paladino e da Gaetana Sileo.

in gioventù, ancora studente di medicina veterinaria alla Reale Università di Napoli, nell’agosto del 1860, aderito alla rivoluzione risorgimentale, ha partecipato all’insurrezione lucana.

Ripresi gli studi superati gli esami curriculari, il 12 febbraio 1861, ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia veterinaria.

Vincitore di concorso, nel gennaio del 1862, è stato nominato di assistente di anatomia e fisiologia sperimentale presso la Scuola Superiore di Medicina Veterinaria di Napoli, che «… con il decreto del 24 settembre 1860 firmato da Giuseppe Garibaldi, passata dalla direzione del sacerdote don Francesco Furinzano a quella del professor Almerico Cristin».

«… Affiancando il professor Antonio De Martino, ha imboccato la carriera di docente universitario.

Dal 5 ottobre 1862, è stato professore incaricato, poi, dal 29 novembre 1866, straordinario e, infine, dal 10 febbraio 1869, ordinario dell’insegnamento di Zoologia, Anatomia e Fisiologia sperimentale presso la stessa Scuola.

Nell’anno 1867, sentendo il bisogno di perfezionare le sue conoscenze scientifiche, per seguire corsi presso i principali laboratori di Fisiologia ha  intrapreso «… un lungo viaggio che lo portò a visitare le scuole di medicina veterinaria di Modena, Bologna, Monaco e Lipsia e gli permise di avere rapporti scientifici con importanti anatomici e biologi quali Andrea Ghiselli, Giovanni Canestrini, Moritz Schiff, Wilh Probstmayr, Franz Wilhelm Schweigger-Seidel. In Germania frequentò i principali laboratori di fisiologia e avviò un serrato confronto con il gruppo di studio di fisiologia di Lipsia guidato da Carl Ludwig».

Interessato all’audiologia, nell’anno 1876, con la stesura del saggio intitolato Della trasmissione fisiologica della voce attraverso le ossa del cranio mercè il fonifero, e del valore di questo nella clinica otojatrica, ha dato l’annuncio della «… messa a punto di uno dei primi strumenti finalizzati alla risoluzione dei problemi comunicativi nelle sordità trasmissive, cui aveva dato il nome di ‘fonifero’».

Il 19 ottobre 1877, gli è stata affidata la direzione del relativo gabinetto di Zoologia, Anatomia e Fisiologia sperimentale della Scuola superiore di medicina e veterinaria di Napoli.
Dal 30 maggio 1881, professore incaricato, dal 16 ottobre 1882, straordinario e, dall’11 maggio 1884, ordinario della docenza di Fisiologia e Istologia generale.

15 ottobre 1884, è stato nominato direttore del Gabinetto di Istologia e fisiologia generale alla Regia Università di Napoli. Immediatamente dopo, è stato nominato direttore dell’Istituto di istologia e fisiologia generale della Regia Università di Napoli.

Ha mantenuto le due cattedre e le direzioni fino al 28 dicembre 1902, data del suo collocamento a riposo.

Il 21 febbraio del 1882, come attestazione del suo prestigio internazionale, la facoltà medica del Rush Medical College di Chicago, gli ha conferito «un diploma d’onore», una laurea honoris causa.

Divenuta carica elettiva, il 15 ottobre 1895, è stato eletto direttore della Scuola superiore di medicina veterinaria di Napoli.

Nel 1898, al termine del primo triennio, «… grazie all’impulso che aveva dato alla Scuola» Superiore di Medicina Veterinaria, è stato rieletto e confermato per un secondo mandato.

Sotto la sua direzione, tenuta fino al 4 febbraio 1900, la  Scuola dell’Ateneo partenopeo, non solo è stata ampiamente ammodernata e arricchita di nuove e moderne strutture, tra cui il salone di chirurgia, ma anche e,soprattutto, si «… riuscì a rialzarne le sorti, per modo che quella scuola raccolse ed accolse non solamente studiosi italiani, ma molti ancora, greci, bulgari e di altre nazioni balcaniche».

Parallelamente al doppio incarico di magistero, dal 1907 al 1909, eletto rettore della Regia Università di Napoli, ha diretto l’Ateneo napoletano «…  ispirandosi ai criteri della massima e si studiò a rendere più rigogliosa la vita di quell’ateneo, di uno cioè, di quei grandi istituti che sono la più alta espressione della civiltà di un popolo».

Nel 1902, collocato a riposo per aver raggiunto il limite dei 40 anni d’insegnamento nella Scuola, si è dedicato «… esclusivamente alla cattedra di istologia e fisiologia generale della facoltà di scienze dell’Università di Napoli».

Nel 1904, è stato nominato presidente della Società Nazionale delle Scienze Lettere ed Arti, con sede nel centro storico di Napoli.

Scienziato di istologia e fisiologia di chiara fama, giunto alla massima notorietà grazie ai suoi molti studi e ricerche nel campo della morfologia funzionale, «… specialmente notevoli quelle sul parenchima ovarico nei mammiferi»; «… sulle multiple sorgenti del sangue e sul sistema nervoso centrale»; sul «… fascio di conduzione cardiaca, successivamente più noto con il nome di fascio di His (o fascio di Paladino-His)», è stato socio di alcune accademie nazionali e straniere:

  • corrispondente della Società reale di Napoli, dal 13 luglio 1889;
  • ordinario della Società reale di Napoli, 10 giugno 1893,
  • Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Napoli, ricoprendone la presidenza dal 1904;
    Socio residente dell’Accademia Pontaniana di Napoli, dal 14 agosto 1892.

Riconoscendone il valore è stato insignito del titolo di Cavaliere, giugno 1971 e di Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia; di Cavaliere, 15 gennaio 1893 e ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro,  19 gennaio 1905.

Per i suoi meriti, e «… anche per la sua profonda conoscenza delle leggi e degli ordinamenti scolastici nazionali e stranieri», per un quinquennio, dal 1° luglio 1905 al 28 febbraio 1910, ha fatto parte del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

Per essere, da più di sette anni di nomina, membro ordinario della Regia Accademia delle Scienze della Reale Società di Napoli, nel corso della seduta del 24 giugno 1908, è stato nominato senatore del Regno d’Italia.

Oltre che docente, scienziato e dirigente, è stato anche un «… ottimo amministratore e benefico uomo, come dimostrò nella Congregazione di Carità e negli Ospedali riuniti, di cui fu presidente».

Coniugato con Elena Buoncristiano, dalla sposa ha avuto un figlio, Raffaele.

Con la famiglia, per vari anni ha abitato a Portici.

Ricercatore acuto, è stato autore di numerosi saggi scientifici, tra i quali segnaliamo alcuni titoli e relativo anno di pubblicazione:

  • Intorno ad un dipygus bidorsualis del bue, 1862;
  • Nuove ricerche sui corpuscoli di Pacini della mano e del piede dell’uomo e del mesenterio del gatto, 1869;
  • Della terminazione dei nervi nelle cellule glandolari e dell’esistenza di gangli, non ancora descritti nella glandola e nel plesso sottomascellare dell’uomo e di alcuni animali, 1872;
  • Trattato di istologia speciale, 1872
  • Della trasmissione fisiologica della voce attraverso le ossa del cranio mercè il fonifero, e del valore di questo nella clinica otojatrica, 1876;
  • Studio sulla fisiologia dell’ovaja, 1879;
  • Istituzioni di fisiologia, 1885;
  • Ulteriori ricerche sulla distruzione e rinnovamento continuo del parenshima ovarico nei mammiferi, 1887;
  • Gl’infinitamente piccoli o i trionfi della dottrina cellulare, 1890;
  • Le cellule nervose sono elementi perenni dell’organismo? ed il potere germinativo dell’ependima è limitato al periodo embrionale?, 1913.

L’istologo e fisiologo Giovanni Michelangelo Paladino si spegne a Napoli, il 25 gennaio 1917.

Dopo la morte del concittadino d’elezione, l’Amministrazione civica porticese ha deliberato d’intitolare al suo nome la strada, detta ’a cupa d’ ’e mosca, dove per lunghi anni l’esimio scienziato ha abitato.

Insegne delle onorificenze ottenute:

 Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia

 Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia

 Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro

 Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro

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