Limatola. ‘Eurogronde’ triplica l’impegno sociale: lavoro e sviluppo dopo l’integrazione

Dopo lo  straordinario quarto posto conquistato nelle finali nazionali di Montecatini Terme,

lo Sporting Limatola conferma che con la  squadra “Eurogronde per Tutti” ci sarà il rilancio dei temi dello sviluppo e del lavoro.

Gli amici e i sostenitori delle azioni sociali che il sodalizio ha portato avanti nel corso del recente passato hanno fortemente voluto che i temi dello sviluppo e del lavoro fossero al primo posto.

Queste due parole “Sviluppo e Lavoro” rappresenteranno sulle magliette dei calciatori e dei dirigenti la vera bandiera dell’originale gruppo sportivo.

É certa la partecipazione di “Eurogronde” al campionato Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), dove l’ingegnere Pietro Di Lorenzo e gli altri amici che porteranno avanti l’iniziativa, saranno rappresentati in due categorie: Allievi e

Juniores.

Il coordinamento degli allenatori spetterà a mister Gianpiero Parisi, ma ruoli importanti saranno assegnati anche agli atleti Koulibali, Camara e Power (nella foto) che sul campo hanno dimostrato di credere ed applicare con coerenza i principi dell’integrazione sociale.

I calciatori che da Limatola sono stati protagonisti del campionato C.S.I. per l’integrazione, saranno uno dei punti di riferimento della struttura organizzativa.

Giovanni Tescione, Giovanni Iannucci e tanti altri amici continueranno a fornire il loro apporto con sempre maggiore entusiasmo.

Altro riferimento importante sarà il sindaco e la compagine amministrativa comunale.

La sfida di costruire importanti e mai realizzate infrastrutture al servizio dello sport  e del tempo libero è ormai lanciata.

Il paese resta in attesa di opere necessarie e indispensabili per rilanciare lo sviluppo e creare finalmente anche posti di lavoro, soprattutto per i giovani.

Proprio nell’oramai ex “Svizzera del Sud”, come era conosciuto il nostro paese durante i magici anni ’80, quando a Limatola non c’era disoccupazione, anzi veniva gente anche dall’estero per lavorare.

Il paesino attraversato dal fiume Volturno, all’epoca pulito e con le acque senza carichi inquinanti, si è però risvegliato da tempo e ha capito che la strada verso lo sviluppo ed il lavoro è ancora maledettamente lunga e dura.

Ma è l’unica da percorrere per agguantare la ripresa economica ed evitare gli errori del passato.