Caiazzo. Buon vivere o tripla beffa? il centro muore, i Carabinieri se ne vanno ma resta il mutuo da pagare per la stazione?!
Il ragionamento, ahinoi, non fa una grinza: che senso avrebbe lasciare la Caserma in un centro che perde pezzi giorno dopo giorno,se le obiezioni al trasferimento addotte dagli amministratori caiatini erano basate proprio su una contrapposta visione politica della situazione?
E soprattutto -atteso che tuttora manca l’alternativa, cioè un presidio idoneo disponibile- chi pagherebbe il canone di locazione per la stazione caiatina della Benemerita quando, fra pochi mesi, decadranno gli stessi amministratori che in tal senso si erano impegnati, ovviamente finché in carica?
E così, a quanto si vocifera, mentre qualcuno probabilmente ancora gongolava per l’encomio conferito l’altro giorno al comandante Fioraio, per via “politica” qualcun altro meno vanesio ma assai più concreto e lungimirante avrebbe messo la proverbiale pulce, anzi due, nelle orecchie del preposto.
Dando in tal modo la stura a una ridda di ipotesi, congetture, discussioni e vertici da cui sarebbe nuovamente scaturita l’unica evenienza tangibile cioè quella di trasferire l’importante struttura militare nella vicina Ruviano.
Non solo danno incommensurabile per la comunità caiatina e di altri centri limitrofi, per la perdita del secolare presidio, ma anche beffa, per i politici ormai al canto del cigno, ma soprattutto per i contribuenti che, se il tutto fosse confermato, a quanto trapelato, sarebbero costretti ad accollarsi anche le rate del mutuo contratto per trasformare (in tempi biblici) l’ex macello comunale in struttura idonea a ospitare sia la stazione della Benemerita che i vari alloggi per i sottufficiali.
Certo si tratta di mere indiscrezioni, peraltro utili a dare una “smossa” ai vari preposti, non solo comunali, anche per lo sfruttamento del nuovo edificio scolastico in cui da tempo avrebbe dovuto essere trasferita la sede del Liceo Scientifico, dando la stura, negli intenti della civica amministrazione, a una serie di “valzer” consistenti fra l’altro nel pur paventato trasferimento della stazione Carabinieri dalla precaria sede attuale di via Gipponi allo storico, centralissimi palazzo Egizi.
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