Campania-Gioia Sannitica. Acqua, disagi e ‘mega spreco istituzionale’: si indaghi sui ‘responsabili’ inetti
Era stato segnalato invano da mesi l’enorme sperpero di risorse idriche
nel territorio di Gioia Sannitica, imputato all’Acquedotto Campano, da parte dell’associazione sannita “AltraBenevento”, capeggiata dal sempre attento Gabriele Corona che, pertanto, ora invoca dalla magistratura approfondite indagini sui vari preposti, come si evince dalla seguente nota del benemerito sodalizio, riportata quasi integralmente:
L’acqua del Biferno sfonda la cabina di Gioia Sannitica: un disastro annunciato che le autorità responsabili non hanno voluto evitare.
L’acqua del Biferno ha sfondato la cabina dell’Acquedotto Campano: mentre si perdono 2.500 litri di acqua al secondo, a secco diversi comuni napoletani e casertani.
DISASTRO ANNUNCIATO
Per oltre un mese Altrabenevento ha denunciato le perdite proprio in quella zona ma le autorità competenti non sono intervenute.
Venerdì 4 agosto gli impianti, le valvole e la porta della cabina dell’acquedotto campano di località “Madonna del Bagno” nel Comune di Gioia Sannitica (in agro finitimo al Comune di Ruviano, ndr.) sono esplose per cause che la Regione Campania non ha comunicato.
Infatti la Protezione Civile Regionale si è limitata ad emettere questo laconico comunicato:
“A causa della rottura di un Grande adduttore idrico in corrispondenza del comune di Ruviano, a partire dalle prime ore di domani mattina molti comuni dell’hinterland di Napoli e del basso casertano subiranno una interruzione dell’erogazione idrica. In particolare, l’emergenza riguarderà i comuni di Caivano, Afragola, Casoria Acerra, Pomigliano 
d’Arco, Casalnuovo, Cercola, Casavatore, Arzano, Pozzuoli Monte di Procida, Bacoli , Acerra e, a macchia di leopardo, quelli del basso casertano. Il problema dovrebbe essere risolto entro 24 ore. I tecnici dell’Assessorato all’Ambiente sono già al lavoro”.
La perdita è enorme, quasi 2.500 litri al secondo di acqua proveniente dalle sorgenti del Biferno, che dal pomeriggio di venerdì 4 alle sei di sabato 5 sono fuoriusciti violentemente dalla cabina dell’acquedotto, come mostrano le immagini impressionati che abbiamo girato ieri sera.
Il disastro era annunciato ed infatti “Altrabenevento“, associazione per la città sostenibile contro il malaffare, dal 6 luglio ha più volte denunciato le gravi perdite di quell’acquedotto proprio nel tratto che venerdì è salato, chiedendo l’intervento della Regione 
Campania, delle forze politiche, anche quelle di opposizioni, e delle autorità di controllo, ma nessuno è intervenuto.
L’acqua di grandissima qualità, che si perde per questa pessima gestione della Regione Campania, proviene dal Molise e alimenta anche Benevento e la valle Telesina.
Dal prossimo mese di ottobre è prevista la riduzione della sua portata a causa della siccità, con la possibile crisi idrica anche nella nostra città.
Per questo motivo abbiamo chiesto più volte anche all’amministrazione Mastella (sindaco di Benevento, ndr.) e alla Gesesa (azienda che gestisce il servizio idrico nell’ambito comunale di Benevento, ndr.) di intervenire presso la Regione Campania per tutelare quella preziosa risorsa, ma il sindaco ha risposto annunciando querela contro Altrabenevento 
mentre la Gesea pensa di sostituire l’acqua ottima del Biferno con quella pessima dei pozzi di San Salvatore Telesino, da poco ricevuti in gestione.
Dopo tale disastro, insistiamo nel chiedere alla Procura della Repubblica di accertare chi o che cosa ha determinato l’esplosione della cabina di Gioia Sannitica; perché le perdite non vengono riparate per diversi anni; quali ditte effettuano i lavori di manutenzione e con quali incarichi; perché la città di Benevento dovrebbe essere privata dell’acqua del Biferno e ricevere in cambio acqua pessima dei Pozzi di San Salvatore Telesino, costruiti trent’anni fa e mai utilizzati.
Cliccare sulle foto per alcuni video realizzati da “AltraBenevento”
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