Torna l’ora legale: dormiremo un’ora di meno, ma risparmieremo 555 milioni di kw/h

Sarebbe opportuno che ci preparassimo anche psicologicamente al nuovo cambiamento:domenica mattina alle due puntuale come ogni anno, nell’ultima domenica di marzo, torna la tanto attesa Ora legale e bisognerà pertanto spostare avanti di un’ora (dalle due alle tre) le lancette degli orologi.

Attesa anche perché Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, stima un minor consumo di circa 555 milioni di kilowattora.

Ma quali sono le sue origini?

Si tratta di una storia lunga, che risale addirittura al ‘700.

Inizialmente, infatti, l’idea venne a Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, tuttavia nessuno gli prestò particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione era ancora agli albori.

Successivamente, agli inizi del Novecento il britannico William Willet ci riprovò e, complice l’industrializzazione del paese, nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’Ora legale che fu denominata British Summer Time.

In Italia l’Ora legale fu invece adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920.

Da allora fu successivamente abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale.

Dal 1966 al 1980 si stabilì che l’Ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre, mentre dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo fino all’ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si dispose di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

(Antonella Petris – Fonte &Aggiornamenti: http://www.meteoweb.eu/2017/03/ora-legale-ecco-le-sue-origini-da-franklin-allue/876044/ – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)