Ruviano. Domenica s’inaugura l’ostello ricavato dall’eremo di Alvignanello
p-content/uploads/2017/03/alvignanello.-eremo-esterno-21-466×335.jpg” alt=”” width=”466″ height=”335″ />É attesa con grande apprensione non solo nell’ambito diocesano l’inaugurazione, programmata per domenica 26 marzo, della casa di ospitalità religiosa ricavata dall’eremo di Santa Maria degli Angeli, storica meta non solo per le meditazioni ma anche per la tradizionale gita fuori porta di Pasquetta, purtroppo sa anni quasi abbandonata.
Progetto perseguito con gran tenacia ancora una volta da un benemerito quanto coraggioso imprenditore squillese: Achille Della Porta, che, ricalcando in un certo senso le orme dei fratelli Sgueglia, i quali hanno conferito nuovo (e munifico) lustro al vicino castello di Limatola, ha costituito insieme all’architetto Maria Grasso la società “Achimar”, cui il vescovo monsignor Valentino di Cerbo ha concesso la gestione del sito che effettivamente da alcuni anni era semi abbandonato, rischiando peraltro una sorte ancora peggiore in difetto non solo necessarie per la ristrutturazione e manutenzione, ma anche di sacerdoti che, com’è noto, già scarseggiano nell’ambito prettamente parrocchiale.
Ubicazione strategica quello dell’eremo-ostello, circondato da millenari oliveti, quasi al centro fra i Comuni di Caiazzo, Ruviano e Castel Campagnano nonché delle rispettive frazioni SS. Giovanni e Paolo, Alvignanello e Squille, ma anche vicina a tanti altri centri, del casertano e sanniti, anche turisticamente pregiati come Telese Terme.
La funzione prioritaria dei gestori, come dei vertici diocesani, è ovviamente finalizzata all’avvicinamento al Signore mediante la preghiera e la meditazione ma l’amenità del sito e la a ricercatezza dei particolari, nonostante lo stile “povero” degli arredi, fanno pensare anche a una meta ideale per ritemprarsi fisicamente, tipica dei moderni “resort”, che può accogliere al massimo una decina di persone nelle quattro stanze ricavate dalle storiche celle sovrastanti nonché una trentina per la ristorazione e nella sala multimediale ove la meditazione degli ospiti potrà essere favorita dalla consultazione di una biblioteca storica quanto ricca, nonostante le voci di preziosi tomi chissà come e quando scomparsi.
L’inaugurazione, programmata per le ore 10,30 dell’ultima domenica di marzo (quindi in tempo per la Pasquetta), prevede una cerimonia sobria, con simbolico taglio del nastro e rinfresco, resa però solenne dalla concelebrazione, nella storica chiesa, della santa messa presieduta dallo stesso vescovo, contornato dai referenti parrocchiali di Ruviano (monsignor Antonio Chichierchia) e Alvignanello (don Franco Monte) che dopo la funzione hanno preceduto i fedeli nella visita ai nuovi, confortevoli locali ricavati dalla vetusta e in parte cadente struttura.
Confortevoli al punto che -incredibile se non fossero avallati da una sorta di “imprimaur” religioso- sul sito web dell’ostello, accessibile cliccando sulla foto, sono già presenti vari commenti entusiastici, purtroppo anonimi.
Ciò non scalfisce di un pelo il grosso merito dei due protagonisti della “resuscitazione”, per una struttura da troppo tempo abbandonata, che tanto si sono prodigati, anche manualmente, perseguendo con meticolosità il progetto ora coronato dal primo premio, consistente appunto nell’inaugurazione.
Cliccare sulle foto per accedere al sito web dell’ostello e magari aggiungere anche altri commenti, ovviamente dopo averne fruito!
(Foto tratte dal sito dell’ostello – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)