Caiazzo. Comune: nel referendum la ‘chiave’ delle ‘parziali’ dimissioni’ di Ella Sibillo?
Nulla di ufficiale, sia ben chiaro, ma da fonte definita molto vicina
ai diretti interessati si apprende che in qualche modo sarebbe stata determinata dal referendum costituzionale la frattura che ha indotto la presidente del consiglio comunale a rassegnare le dimissioni da tale carica, conservando però, a quanto pare, la carica di assessore.
Più esattamente il malcontento della figlia del dottor Nicola Sibillo, noto imprenditore del campo sanitario e dei presidi convenzionati con la Regione Campania, conseguirebbe al fatto che, nonostante i vari appelli -il più eclatante dei quali sarebbe quello rivolto a tutti i sindaci e titolari di ambulatori convenzionati della Campania, a prodigarsi in qualunque modo, anche con cene a base di pesce, per far confluire una marea di voti sul “si”: condizione essenziale per restare nelle grazie dei “potenti” ed assicurarsi convenzioni, cioè finanziamenti, cioè piogge di denaro- il sindaco Tommaso Sgueglia non se la sarebbe sentita di schierarsi apertamente, pare temendo le immaginabili reazioni di quanti schierarsi a sostegno del “no”.
Situazione esasperata dal fatto che, invece, non ha esitato a schierarsi in primo piano a sostegno del “NO” l’ex fidato vicario ed attuale, irriducibile antagonista Stefano Giaquinto.
Trattandosi di mere congetture, a evitare ulteriori illazioni, sarebbe opportuno che i diretti interessai rendessero di pubblico dominio le vere ragioni del dissenso ovvero che hanno portato a defilarsi, sia pure parzialmente, la giovane politica-imprenditrice gradualmente subentrata all’anziano genitore nella gestione dei presìdi sanitari facenti capo alla sua famiglia, in regime di convenzioni con la Regione capeggiata dal governatore finito “sulla graticola”, non solo mediatica, per le dirompenti esternazioni registrate da qualcuno che casualmente si trovò al posto giusto nel momento giusto…
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