Caiazzo. Pseudo tegola per il sindaco Sgueglia, mollato anche da Ella Sibillo ma, pare, ‘solo’ da presidente del Consiglio

Dimissioni “a metà” per Raffaella Sibillo, la “figlia d’arte”,

cioè del dottor Nicola, per tani anni amministratore e capogruppo consiliare di minoranza, oltre che fondatore e amministratore della clinica capuana “Villa Fiorita e di numerosi ambulatori sanitari, la quale, secondo attendibile fonte, avrebbe depositato al protocollo comunale una comunicazione inerente le proprie dimissioni, ma solo da presidente del Consiglio, conservando pertanto la carica di assessore comunale.

Una decisione irreversibile che ufficialmente sarebbe stata imposta da ragioni strettamente personali, cioè professionali e familiari, ma che secondo indiscrezioni potrebbe essere conseguita ad attriti col primo cittadino, del quale lady Sibilllo avrebbe contestato diverse decisioni, tanto da essere indotta, appunto, a mollare almeno una delle due poltrone ottenute circa un anno fa quando lei stessa avrebbe indotto il sindaco al clamoroso ribaltone, grazie al quale in poche ore la maggioranza (Giaquinto, Merola, Di Sorbo e Ponsillo) si trovò relegata in minoranza e viceversa.

Intanto il sindaco aveva dovuto registrare anche le dimissioni da presidente del Consoglio di Giovanni Mastroianni, sostituito appunto da Raffaella Sibilllo, alla qual ora dovrebbe subentrare Rosa De Filio, che potrebbe rappresentare l’unica ancora di salvataggio residua per Tommaso Sgueglia, che già ha dovuto fronteggiare altri problemi con la nomina dell’assessore esterno Luigi Ponsillo, altro “trombato” ripetutamente dagli elettori ma gratificato dallo stesso sindaco, per voce di popolo da tempo in malcelate difficoltà gestionali.

Problematica accresciuta dalle recenti dimissioni anche da assessore dell’ex presidente del Consiglio Giovanni Mastroianni, che prontamente ha iniziato a tempestare l’ente  e il suo stesso sindaco con censure, interrogazioni e istanze di rettifica, o ritiro, di atti non solo a suo avviso palesemente viziati se non addirittura illegittimi.

Con la sua decisione, pertanto, Ella Sibillo avrebbe posto una seria ipoteca (o condizionamento) sul futuro dell’amministrazione comunale e dello stesso primo cittadino, soprattutto se, come pure già si vocifera le dimissioni di Raffaella Sibillo dovessero essere intese (o estese) anche per la carica di assessore, sempre che il sindaco non pensasse di “ri-ribaltare” il ribaltone e che gli ex alleati fossero disposti a mettere una pietra sui trascorsi, beninteso, e tornare in maggioranza, nel nome del primario interesse della collettività.

Congetture, invero, che sembrano lontane anni luce da una possibile realtà anche se i politicanti di mestiere ci hanno abituato ormai a ben più dirompenti “salti della quaglia: anche per questo… chi vivrà… vedrà…

(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)