Caiazzo. Uno dei ‘frutti’ del ‘buon governo’ Renzi: la riorganizzazione del Partito Comunista!
Evidentemente stufi quanto delusi dalla politica definita “collodiana” (cioè “da Pinocchio”)
del premier, hanno deciso di rifondare il Partito Comunista i nostalgici della sinistra vera, non tenuta in vita da transfughi, cioè voltagabbana, dell’opposto schieramento, anche seriamente inquisiti se non pluri condannati.
E grazie all’impegno di alcuni irriducibili “compagni” con in testa Raimondo Ruffo ed Alfonso Cinicola, anche nella città del presunto buon vivere si è ricostituita la sezione, con il tesseramento, fatto in piazza e che ha fatto registrare numerose adesioni, sicuramente molte più del previsto.
Tutti pronti a votare “no” all’ormai imminente tornata referendaria, a tutela della Cara Costituzionale che è costata lacrime e sangue ad illustri Uomini del secolo scorso ma che ora un manipolo di “ineletti” vorrebbe stravolgere camuffando il tutto non solo con ciarle sempre meno convincenti come ben si evince anche dal titolo del quesito,che sembra studiato apposta per ingannare le persone più ingenue.
La cartina di tornasole di tale fermo orientamento politico del partito, quindi dei propri sostenitori, si è avuta con l’intervento e la stessa partecipazione del segretario provinciale del ricostituito partito comunista italiano, Tommaso De Simone, al pubblico incontro promosso dal Movimento 5 Stelle a sostegno del “no” tenuto domenica scorsa a Caiazzo e sull’esito del quale contiamo di riferire a stretto giro.
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