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Caserta. Provincia: Consiglio convocato per mercoledì 5 ottobre ma non per eleggere il nuovo presidente

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lavornia-10x15-silvio+111dicostanzo-bandiere-11-466x315Su convocazione del consigliere anziano (e sindaco di Dragoni) Silvio Lavornia,(nella foto a destra) avallata dal commissario straordinario designato in seguito all’arresto e alle conseguenti dimissioni del presidente Angelo Di Costanzo (nella foto a sinistra, di repertorio), il Consiglio provinciale casertano si riunirà alle ore 11 di mercoledì 5 ottobre 2016 (seconda chiamata per la stessa ora dell’indomani) per discutere e approvare nove punti iscritti all’ordine del giorno, fra i quali, con alcuni rimpasti dovuti a decadenza e surrogazione di due consiglieri e la declassificazione di di ben cinque tratti stradali, spicca in particolare il primo punto, rituale ma anche sibillino, ovvero beffardo, almeno all’apparenza, trattandosi di “comunicazioni del presidente”.

Argomento evidentemente iscritto all’Ordine del Giorno prima del clamoroso blitz che ha portato all’arresto di ben venti autorevoli politici, imprenditori, funzionari e tecnici comunali, con in testa proprio il dimissionario presidente (e sindaco di Alvignano) Angelo Di Costanzo, di recente scarcerato ma per il quale la magistratura ha disposto il divieto di dimora fuori dal territorio provinciale.

Toccherà quindi al presidente pro tempore ufficializzare il quadro gestionale fosco nel quale versa l’ente in seguito alla “decapitazione” politica (“out” non solo il presidente ma anche il vicario), nel rispetto del seguente OdG:

1. Comunicazioni del Presidente.

2. Esame ed approvazione verbali sedute precedenti.

3. Decadenza del Consigliere Provinciale Antonio Lepore. Surrogazione con il sig. Tammaro Diana. Provvedimenti.

4. Decadenza del Consigliere Provinciale Gennaro Serra. Surrogazione con il sig. Antonio Mallardo. Provvedimenti.

5. Declassificazione di un tratto della S.P. n° 200 “San Marcellino-Casapesenna” e della S.P. n° 74 ”San Cipriano d’Aversa-Casapesenna” nel centro abitato del Comune di Casapesenna.

6. Declassificazione della SP n° 258 “SS. 264 – Ponte Tronara – Prov. le Via delle Dune – Confine Provincia di Napoli” in tenimento del Comune di Cancello Arnone.

7. Declassificazione S.P. n° 255” Provinciale Mondragone – Lungargine destro Volturno – Prov.le Borgo Appio secondo tratto” in tenimento dei Comuni di Mondragone, Castel Volturno e Cancello Arnone.

8. Declassificazione della SP n° 296 “Roveto-Seponi” in tenimento dei Comuni di Castel Volturno e di Cancello Arnone.

9. Declassificazione della SP n° 192 “Quaglieri” in tenimento del Comune di Teano.

Nessun cenno quindi alla pur prevista “razionalizzazione” delle società “partecipate”, per cui l’assise appariva spaccata tra contrari e favorevoli alla dismissione di: Consorzio Idrico “Terra di Lavoro” (16,59%), Consorzio ASI (4,03%), Consorzio CST (25%), Fondazione culturale “Casa Hirta” (70%), Fondazione Giuseppe Buco (30%) e l’aeroporto Oreste Salomone, ferma restando probabilmente la partecipazione alle SpA “Terra di Lavoro” (100%) e GISEC (100%), alla Banca Popolare Etica (0,0056%, pari a 50 azioni ordinarie) ed alla società “Innovazione e sviluppo integrato” (45,46%).

In particolare riguardo a tale problematica, in occasione di un incontro promozionale del “si” al prossimo referendum costituzional tenuto a Teano, nei giorni scorsi, le delegazioni sindacali dell’ente hanno invocato l’interessamento del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia, che ovviamente aveva ben altri “grilli” per la testa.

Tutto ciò mentre, oltre alla problematica inerente i vertici amministrativi e la stessa sorte delle varie “partecipate”, sul futuro dell’Ente provinciale casertano grava pesantemente il dichiarato dissesto finanziario per cui è lecito attendersi un “pesante” intervento della Corte dei Conti, gli effetti del quale potrebbero riverberarsi, anche attraverso il rincaro dei vari balzelli, sui contribuenti dell’intero territorio provinciale.

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