Caiazzo. Scuole comunali senza mensa fino a Natale? Genitori incavolati confabulano al market
É vero che si tratta di scuole, comparto nel quale “rimandare” è un verbo consueto, ma è davvero assurdo che, nonostante i tumultuosi prodromi, i genitori caiatini debbano essere in apprensione anche per l’avvio del servizio di mensa scolastica, lo scorso anno finito nell’occhio del ciclone e poi “soppresso” dai preposti per questioni di “scarrafone”, come si evince dalla seguente lettera aperta, sintomatica di quanto surreale sia il millantato buon vivere caiatino:
Comunico, in maniera riservata, quanto appreso sabato sera al supermercato dove alcune mamme allarmate mi hanno riferito che un genitore avrebbe chiesto lumi ad un dirigente comunale, circa l’avvio della mensa scolastica, e questi avrebbe risposto che della mensa fino a dicembre non se ne parla.
Qualcuna diceva di aver saputo che il Comune opterebbe per una soluzione tampone, usufruendo delle cucine di un noto agriturismo della zona (soluzione scartata a luglio, da quello che so, perché non è agibile), ma non ho capito quale ditta cucinerebbe.
Forse la stessa ditta rimbalzata alle cronache sotto una nuova ragione sociale? O forse è una bugia?
Poi ho pensato: Vuoi vedere che finora nessuno ha aderito alla gara? Indaghi, caro Direttore. Grazie.
Vogliamo sperare che si tratti di mere illazioni, destinate a essere smentite fra meno di due settimane, però, ove mai così non dovesse essere, non resta che auspicare un banale cambio di verbo, da “rimandare” a “bocciare”, sempre affine al comparto scolastico ma stavolta riferito non a discenti impreparati bensì a politicantiincapaci o comunque rivelatisi non all’altezza della situazione, sempre che torni a essere considerato il volere degli elettori e non le “bizze” di un sindaco ribaltonista, questo naturalmente, sempre secondo illazioni, cioè le immancabili malelingue, certo invidiosissime…
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