Caiazzo. Allarme blue tongue: il sindaco disciplina rigorosamente la movimentazione del bestiame a rischio

Anche in un’azienda agricola di Caiazzo, come in tante altre della Campania,

è stato accertato un caso di bestiame affetto dal virus della “BT sierotipo 4”, meglio conosciuto come “Blue tongue” (lingua blue), come si evince dalla nota con la quale in data 27 luglio l’ASL, Dipartimento di Prevenzione Unità Operativa Veterinaria 15, ha chiesto al sindaco, autorità sanitaria locale, di emanare un ordinanza in materia di movimentazione di animali della specie, ovina, caprina, bovina, bufalina, considerando che l’ASL di Benevento ha definito il buffer del raggio in circa quattro chilometri entro il quale vengono individuati alcuni allevamenti zootecnici ricadenti nel territorio di competenza della U.O.V. succitata.

Preso atto di tale nota, il sindaco Tommaso Sgueglia, ai sensi della vigente normativa in materia di Bluetongue, ha dichiarato che  l’intero territorio di Caiazzo è da considerarsi potenzialmente soggetto ad infezione in atto BT per le specie ovine, caprine, bovine e bufaline, emanando per conseguenza un’apposita ordinanza, contingibile ed urgente, al fine di tutelare la salute dei cittadini, come disposto dall’ASL, ordinando per conseguenza agli allevatori di Caiazzo che detengono animali delle citate specie che possono movimentali per macello esclusivamente presso gli opifici delle Province di Avellino, Benevento, Salerno e presso gli stabilimenti definiti come “designati”.

Gli allevatori di Caiazzo che detengono animali della specie suindicata possono movimentare “per vita” il proprio bestiame esclusivamente tra i Comuni di Caiazzo, Castel Campagnano e verso territori aventi stessa qualifica sanitaria BT.

É fatto quindi divieto assoluto di spostamento degli animali verso zone indenni da Bluetongue (virus della lingua blue), al di fuori dei succitati Comuni.

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