Famiglia di Caiazzo rimasta lungamente bloccata in un ascensore della metopolitana romana
Si guarderà bene dal fidarsi del servizio di pubblico trasporto capitolino una famiglia di Caiazzo
composta da tre persone, fra cui un bimbo in tenera età, rimasta lungamente intrappolata, con altri tre malcapitati utenti, in un impianto ascensore della metropolitana, bloccatosi all’improvviso fra due piani e così rimasto lungamente, sembra addirittura una mezz’ora, senza che nessuno potesse sapere perché e tanto meno fare qualcosa, oltre che suonare l’allarme, per “riconquistare la libertà”.
Solo dopo che l’impianto si era riavviato, consentendo finalmente alle persone intrappolate di prendere aria, la società ATAC, che gestisce gli impianti di pubblico trasporto capitolino, ha diramato il seguente, un laconico comunicato:
“Atac, nell’informare che nella giornata di oggi – tra le 11.45 e le 12.15 circa – 5 persone e un bambino sono rimasti bloccati in un ascensore andato fuori servizio nella stazione Graniti di Metro C, precisa che, relativamente all’inconveniente, sono state avviate tutte le verifiche del caso atte a individuare responsabilità sia interne che esterne all’azienda e anche ad evitare il ripetersi di tali accadimenti.
Ai passeggeri coinvolti vanno le scuse dei vertici aziendali per il disagio subito”.
Nonostante le scuse, però, è immaginabile che difficilmente le vittime di tale brutta esperienza utilizzino dei mezzi e in particolare degli ascensori pubblici…
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