Caiazzo. Isola ecologica trascurata dal Comune: l’Arpac verbalizza e ‘Pantalone’ paga!
Sant’Antonio “lurido” per il funzionario comunale Renzo Mastroianni,
(nella foto in basso a destra) “costretto” il giorno precedente a presenziare mentre i preposti funzionari dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente effettuavano un’accurata ispezione presso l’isola ecologica di via Caduti sul Lavoro (nella foto in alto a destra) al fine di accertare la (non) conformità della struttura e di quanto nella stessa detenuto rispetto alle vigenti norme di legge.
Concluso il “blitz”, gli ispettori dell’ARPAC hanno contestato al responsabile comunale caiatino le numerose omissioni o violazioni delle vigenti norme dagli stessi accertate, prescrivendo ovviamente anche i dovuti correttivi che sostanzialmente riguardano l’impatto esterno, causato dalla penosa situazione in cui versa la circostante vegetazione posta a protezione visiva all’epoca della costruzione e forse da allora mai più curata, nonché la scorretta detenzione di alcuni materiali, a quanto si evince dal verbale che fra l’altro, testualmente recita, ovvero impone: “migliorare la barriera a verde esterna per mitigare l’impatto visivo; dotare i contenitori per la raccolta di oli vegetali esausti di una pensilina di copertura e di un bacino di contenimento; verificare periodicamente il corretto funzionamento dell’impianto antincendio, svuotare la vasca di disoleazione conferendo il rifiuto ad impianto di trattamento/smaltimento nonché apporre sulla cartellonistica riportante la descrizione del rifiuto anche il relativo Codice CER”.
Non ha perduto tempo quindi lo stesso funzionario a predisporre, attraverso il preposto ufficio ecologico comunale, l’acquisizione per vie bravi di preventivi di spesa necessaria per rendere la struttura conforme alle vigenti norme di legge.
Nello specifico il preposto funzionario comunale ha ritenuto ottimali le offerte economiche proposte da: Rinaldo Barbiero che per circa 1500 euro (1110+IVA 22%) si occuperà di “cartellonistica (realizzazione grafica e fornitura di tabelle segnaletiche);”Brichouse“, che ha chiesto circa 2000 euro (1500+IVA) per “migliorare l’aspetto della barriera a verde esterna; “Ecologia Bernardo” che ha chiesto stessa somma (1500+IVA 22%) per provvedere allo “svuotamento della vasca di disoleazione, conferendo il rifiuto a un impianto di trattamento/smaltimento rifiuti e disinfezioni” (rifiuto che più oculati enti rivendono o quanto meno cedono “a costo zero” a chi poi lo ricicla, con adeguato profitto); nonché l’onnipresente Carmine Altieri che, sempre per la stessa somma (1500 euro + IVA) provvederà all’adeguamento <alle vigentinorme di legge non solo dell’impianto elettrico ma anche di quello antincendio.
Il tutto per una spesa totale di 6844 euro, cioè 5.610 euro più IVA al 22%, che ovviamente graverà sulle tasche degli incolpevoli contribuenti, mediante imputazione al balzello locale forse maggiormente rincarato negli ultimi lustri.
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