Roccamonfina. Anzichè arrestare i ladri ‘arrestano’ il Postamat: insorge il vice sindaco
Postamat ancora “dietro le sbarre”: il Vice Sindaco Mario Di Pippoha inviato una nota di sollecito ai vertici delle Poste Italiane.
Da oltre un mese il disservizio costringe gli utenti a fare la fila per delle ore allo sportello.
I disagi, che stanno caratterizzando le giornate di tutti coloro che si portano all’ufficio postale del Comune di Roccamonfina per effettuare prelievi ed altre operazioni, sono scaturiti all’indomani del tentativo di furto del Postamat in quanto i responsabili, per riparare i danni causati dai ladri, decisero di chiudere con una lastra di ferro il buco dove prima era fissato il mezzo telematico.
Constatato l’enorme disservizio, il Vice Sindaco Mario Di Pippo, facenti parte della maggioranza amministrativa del Sindaco Carlo Montefusco, ha ritenuto suo dovere intervenire con l’invio di una nota avente come oggetto “Disservizio ufficio postale Roccamonfina” al responsabile uffici amministrativi nonché al responsabile servizi territoriali di Poste Italiane.
Nella comunicazione, il braccio destro del Sindaco Montefusco ha sottoscritto: “Si chiede di ripristinare nel più breve tempo possibile il servizio Postamat ( AMT) che da circa 20 giorni dopo l’avvenuto furto non è stato ancora ripristinato, creando notevoli disagi alla popolazione.
Inoltre si chiede di poter provvedere un apertura pomeridiana almeno una volta alla settimana degli uffici, per dare la possibilità ai tanti cittadini che la mattina lavorano di potersi recare all’ufficio postale”.
Tanti utenti roccani che quotidianamente, per non restare in fila per ore ed ore, si servono dello sportello automatico, in queste settimane si sono visti costretti a portarsi nei comuni limitrofi.
L’intera collettività di Roccamonfina, da sempre abituata a trascorrere ore interminabili all’ufficio postale per le varie problematiche, ultimamente vive un momento di sconforto in quanto il disservizio del Postamat ha peggiorato la situazione visto che agli sportelli fanno la fila anche le persone che prima si servivano dell’erogatore posizionato all’esterno della struttura postale.
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