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Caiazzo. Centro storico, riqualificazione e commercianti danneggiati: ristoro solo promesso dal sindaco?

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io+vorrei-15x10-tom+ non+vorrei-12sgueglia-fabio-11-200x300Mentre la giunta comunale ufficializza, in corso d’opera, la mutata progettazione dei lavori

di riqualificazione del centro storico caiatino, con rinuncia all’ascensore dal largo Fossi, fondamentale per rendere davvero fruibile tale area e lo stesso centro -ferma restando la spesa di circa cinque miliardi delle rimpiante lire, con buona pace della stessa minoranza- versano intanto in coma profondo i pochi esercizi commerciali e artigiani che ancora non hanno chiuso i battenti ovvero si sono trasferiti fuori le mura contribuendo in tal modo, con l’avallo o peggio per espressa responsabilità della civica amministrazione, a sancire la morte dello storico decumano maggiore e degli stessi vicoletti.

Lavori che, nel corso di un apposito incontro propedeutico coi residenti ed esercenti interessati, tenuto lo scorso ottobre proprio al Comune, fu assicurato che avrebbero dovuto concludersi improrogabilmente entro la fine dell’anno 2015 (ma forse “qualcuno” intendeva 2016, considerata la variante appena approvata), da quello stesso sindaco che intese rassicurare i perplessi presenti asserendo che sarebbe stata la loro “sentinella”, sempre presente, cioè, sul cantiere, per scongiurare proprio quei pateracchi che invece tanti lamentano, proprio insieme alla sua costante assenza.

Si discusse anche di un eventuale ristoro, almeno agli esercenti, mediante riduzione, se non esenzione, di alcuni balzelli e in seguito qualche assessora e pare lo stesso sindaco avrebbero assicurato a diverse persone di aver rinunciato alle indennità di carica per costituire un fondo ad hoc, nonostante, si vocifera la ferma contrapposizione dell’assessore al bilancio che avrebbe decisamente smentito, quindi rinnegato, l’unica evenienza che avrebbe potuto alleviare parzialmente i disagi cagionati soprattutto ai commercianti, giustamente esasperati, e profondamente delusi dagli attuali governanti, come sembra evincersi dalle dichiarazioni di unl oro portavoce:

“Io non sono un elettore di Giaquinto o di Cerreto, non ne faccio una questione di schieramento politico, ma a noi sembra che questi che ci sono adesso non abbiano afferrato il senso del loro compito, cioè stare al fianco dei cittadini!

Giaquinto e gli altri suoi assessori li vedevi dappertutto, anche alle prime comunioni, battesimi, cresime, funerali ed eventi.

A questi chi li vede mai? In particolar modo tra loro c’è anche chi cammina tra noi cittadini a tre metri da terra, probabilmente perché è stato indotto a credere che la carica gliela abbiano ‘strumentata’ dal Notaio! Adda venì il 2018!”

Come se non fosse bastata la pessima gestione del problema mensa scolastica a far decretare il “pollice verso” per gli attuali “governanti”, soprattutto quelli relegati in minoranza dal popolo ma ritrovatisi “nella stanza dei bottoni” grazie a un ribaltone aspramente contestato, ma che –vox populi– ora starebbe bene anche a Giaquinto, leader della minoranza il quale, in caso di tracollo anticipato dell’amministrazione Sgueglia, perderebbe nuovamente lo scranno in consiglio provinciale, istituzione “annullata” dal “sinistro” governo renziano, come il Senato, cioè solo nella funzione elettiva, cioè sottraendo agli elettori il diritto di decidere, per appropriarsi in altro modo di tale potere, per ben altri fini come maligna chi allude a una sorta di lasciapassare per politicanti condannati: chi vivrà vedrà.

Proprio come nel caso del pateracchio mensa, si registra al riguardo il fermo intervento di Fabio Sgueglia, decano della politica caiatina che sull’argomento ha dichiarato:

“È inammissibile questo immobilismo da parte di questa Giunta Comunale per la questione dei commercianti e anche altre ancora!

Ricordo al sindaco e ai suoi assessori che non si possono prendere per i fondelli coloro che sono il cuore della vita finanziaria ed economica cittadina.

Questi stanno arrivando allo stremo e i nostri amministratori che fanno?

Ve lo spiego io, stanno letteralmente ‘ciurlando nel manico’!

Mi viene in mente quel famoso proverbio cinese: ‘Ciascuno e Nessuno’, mai come ora attuale e che vede protagonisti tutti i componenti di questa Giunta letteralmente immobile:

C’era un lavoro da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo ma Nessuno lo fece.

Qualcuno si arrabbiò perché era un lavoro per Ognuno. gnuno pensò che Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno capì che Ognuno non l’avrebbe fatto.

Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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