S.Maria C.Vetere Politica e camorra: Di Muro cerca di scagionare anche Graziano, incastrato però dalle prove
Corruzione e appalti truccati. L’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere,
Biagio di Muro (nella foto a destra), è stato tenuto sotto torchio per tre ore dal gip Laura Alfano per l’interrogatorio di garanzia
L’ex fascia tricolore è stata ascoltata all’interno del carcere in cui è recluso.
Presente anche il pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano.
Di Muro ha accettato di rispondere a tutte le domande fattegli dal gip e dal pm Giordano.
Ha spiegato quelli che, a suo dire, sono stati i propri rapporti, che ha definito “di semplice amicizia”, con l’imprenditore di Casapesenna Alessandro Zagaria, di cui, ha aggiunto Di Muro, “non conosceva i legami con ambienti malavitosi”.
Di Muro, difeso dagli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Giuseppe Stellato, ha negato di aver mai incassato tangenti per l’appalto di Palazzo Teti, aggiungendo, contestualmente, che se ha sollecitato la procedura di gara, questo è accaduto solo perché attaccato dai consiglieri comunali di opposizione, i quali lo accusavano d’inerzia sulla possibilità di recuperare quell’immobile, confiscato alla sua famiglia 20 anni fa.
Invece, relativamente all’ingegnere La Regina, Di Muro ha detto di averlo conosciuto quando assunse le funzioni di sindaco, visto che l’ingegnere, già da alcuni anni prima, stava seguendo i lavori dell’ex casa comunale, chiamato dall’amministrazione precedente alla sua, cioè quella guidata da Giancarlo Giudicianni.
Di Muro ha inoltre affermato di aver conosciuto Loredana Di Giovanni in qualità di consulente finanziario dell’ingegnere La Regina.
Nessun rapporto, che lui sappia, di fatto c’è stato tra Stefano Graziano (nella foto a sinistra) e Alessandro Zagaria.
Ma su quest’ultimo circostanza grava una chiara intercettazione telefonica la quale, secondo l’accusa, è la prova che invece Zagaria sostenne Graziano alle regionali dell’anno scorso.
(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)