Castel Campagnano. Comune, ‘senza amministrazione sarebbe molto meglio’: nuovo murale al vetriolo della minoranza
Particolarmente duro sin dal titolo il nuovo murale, di seguito riportato testualmente, con cui il gruppo consiliare di minoranza (che praticamente rappresenta la metà degli elettori), capeggiato dall’ex sindaco Nicola Campagnano (a destra nella foto), ha attaccato gli avversari di sempre, capeggiati dal sindaco Giuseppe Di Sorbo (a sinistra nella foto):
I PAVONI E I SERVI DELLA GLEBA
Questi amministratori non smettono mai di sorprenderci … in negativo, ovviamente.
Non contenti di aver compromesso il futuro della comunità, non contenti di aver imposto un carico di tasse insopportabile, di fornire servizi di pessima qualità, di lasciare il territorio e il patrimonio in totale abbandono (vedi il cimitero e la rete idrica), incapaci di una iniziativa utile per cittadini, pur di fare qualcosa per sopire la frustrazione dell’inutilità, assumono iniziative ancora più fastidiose.
I divieti di sosta e di accesso nei centri storici e i festini inaugurali di opere che testimoniano ancora una volta il fallimento dell’amministrazione nel confronto con altri comuni.
L’aver perso la possibilità di ristrutturare le facciate e di inserire iniziative produttive rivitalizzanti dei centri storici, ha vanificato in gran parte le finalità dell’intervento pubblico.
Dovrebbero nascondersi per la vergogna, invece si impettiscono e si esaltano.
E poco importa se si fa violando regole elementari.
A Castel Campagnano le regole si applicano e se non ci sono si inventano, ma solo per chi non li ha votati.
Vivere nei centri storici comporta una serie di disagi per la loro connaturale conformazione: Oggi vi si aggiunge anche quello del limite di sosta in assenza di parcheggi dedicati e comodi.
Ma ha un senso? Hanno fatto due conti? Hanno verificato quanti abitanti e quante macchine afferiscono ai centri storici? Hanno verificato l’età media della popolazione?
Vi sono molti anziani per i quali farsi a piedi alcune centinaia di metri può rappresentare un problema serio.
Hanno verificato quante macchine possono essere accolte senza creare problemi?
Per come sono spopolati francamente non si riesce a trovare una giustificazione.
A Squille poi, il divieto di sosta in Via Largo Palazzo, considerata l’insufficienza e la scomodità degli spazi a parcheggi, produrrà una diminuzione di potenziali avventori con danno per gli esercizi commerciali presenti e la vita stessa della piazza.
A Castel Campagnano il divieto di sosta riguarda anche tutta via M. Bianchi e via Forno ma tiene fuori e -non si capisce in base a quali criteri, l’incrocio di queste strade, cioè piazza Municipio.
C’è qualche interesse specifico? Restiamo in attesa di risposte.
Ma lo spirito folle non sembra placato.
Nel capoluogo stanno pensando di limitare la sosta nel tratto dopo la I traversa di via XIV ottobre a soli 15 m’; cioè niente, penalizzando oltremodo, senza alcuna motivazione plausibile, le attività commerciali e i cittadini.
Evidentemente sono venuti meno gli interessi specifici di qualche tempo fa per cui erano tollerate le soste anche sugli incroci e nelle curve.
Al solito: se non si appartiene al cerchio magico si viene trattati come servi della gleba.
Amministratori se non siete capaci di affrontare i problemi veri (acquedotto, cimitero, scuola, manutenzioni, organizzazione dei servizi, cura del territorio, impiego produttivo del personale, PUC, sostegno alle situazioni di disagio vero etc.) fare cose dannose pur di dire di aver fatto qualcosa allargando la coda di sterile vanità come il pavone.
La comunità è stremata ed è solo colpa vostra.
Vi sembra accettabile che, mentre ancora non si finisce di pagare il salasso 2015 della TARI, voi ne anticipate la riscossione del 2016?
Se in cassa non avete soldi è sola colpa della vostra incapacità di gestione.
Siamo certi che senza amministrazione questa comunità vivrebbe molto meglio.
Abbiate un po’ di pudore e togliete il fastidio.
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