Agro aversano. Extracomunitari si improvvisano elettricisti e installano prese di corrente sui pali della luce pubblica

La necessità, è risaputo, aguzza l’ingegno, anche degli immigrati,

spesso “detenuti” ai limiti della sopravvivenza in strutture gestite da coop (chi ha detto “rosse”?) finalizzate al mero sfruttamento del business che, come risultato dalle intercettazioni, alla malavita rende più della droga.

Lager -vox populi avallati anche da alcune prefetture- in cui certo non è facile trovare una presa di corrente indispensabile per ricaricare computer, tablet e smartphone immancabili a lor signori, ma anche rasoi elettrici, phon e forni.

Ricorrendo all’arte di arrangiarsi, quindi, e facendo “di necessità virtù”, alcuni spericolati soggetti hanno trovato il modo di risolvere il problema a spese della collettività contribuente, manomettendo gli impianti della pubblica illuminazione, in modo da dotare alcuni pali di presa elettrica svolazzante, come dimostrano le foto, dalla quale tutti possono attingere l’energia, si vocifera non solo per alimentare i più sofisticati gadget tecnologici, ma talvolta, si dice, anche per radersi e asciugarsi i capelli sotto lo sguardo degli allibiti passanti.

Addirittura qualcuno assicura che delle prosperose negre fanno a gara, la domenica mattina, per collegare alla svolazzante presa un forno elettrico appoggiato su un traballante tavolo, con grosso rischio di folgorazione non solo per l’improvvisata utenza, ma anche per i passanti, sbigottiti quanto impotenti.

Il problema, che sarebbe stato anche segnalato (invano) a delle forze di polizia locale, è stato posto all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso il gruppo Facebook  “Comitato Bene Collettivo San Cipriano d’Aversa” ma, ripetiamo, sarebbe diffuso ben oltre l’agro aversano, anche se pare che nessuno se ne preoccupi, forse per una sorta di falso buonismo nei confronti dei potenziali utenti, cioè di quanti rischiano in ogni momento la folgorazione armeggiando con cavi svolazzanti e scoperti della rete elettrica a 240 volt.

Possibile che nessuno intervenga neanche ora che attraverso Facebook è facile individuare il punto esatto in cui si trovano almeno due allacci abusivi, per diverse “esigenze”?

Cliccare sulle foto per accedere alla pagina Facebook del gruppo “Comitato Bene Collettivo San Cipriano d’Aversa“

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