Roccamonfina. Fondazione ‘Amore’ tra errori, orrori e… ispettori: nel mirino la presidente cui occorre un ‘aiutante’ forestiero
Visita ispettiva alla Fondazione “ Nicola Amore”:il Presidente Emma Petrillo (nella foto a sinistra) in attesa della relazione che sancirà l’operato del Cda, in negativo o positivo, imperterrita, ha designato il concano Fabio Albanese, noto commerciante, a supporto del suo lavoro e contestualmente ha riconfermato la nomina di Segretario al dipendente comunale Antonio Conca.
Dopo una travagliata fase di verifica della gestione amministrativa della Fondazione “Nicola Amore per Roccamonfina – ONLUS” da parte del competente ufficio della Regione Campania, ecco una nuova strana “invenzione” della Presidente, profeessoressa Emma Petrillo.
Con una propria nota datata 2 marzo 2016, prot. n. 05, la “creativa” Presidente ha comunicato ai Consiglieri della Fondazione e al Revisore dei Conti l’individuazione di una nuova figura istituzionale all’interno della Fondazione stessa, assolutamente non prevista dallo Statuto vigente: quella del “supporto al Presidente della Fondazione” (che una volta si chiamava più semplicemente “Portaborsa”), nella persona del signor Fabio Albanese.
Ogni Fondazione che si rispetti adotta un proprio Statuto, quale regola oggettiva di condotta di tutti i propri organi e appartenenti, rispettando scrupolosamente i dettami ivi previsti – anche se personalmente non condivisi – almeno fino al loro cambiamento, che deve avvenire solo con le procedure previste nel medesimo Statuto.
Nessun Presidente può modificare lo Statuto: ogni atto in tal senso può ritenersi illegittimo o illegale!
Ai sensi dell’art. 9 dello Statuto vigente, ogni modifica statutaria può essere deliberata solo dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione e sottoposta all’approvazione della Giunta Comunale di Roccamonfina.
Questo è “l’orrore” giuridico che sembra aver messo in atto la Presidente Petrillo.
Per far piena luce su questa ennesima azione, alcuni cittadini invieranno comunicazioni alla Regione Campania e, sempre ammesso che ne ricorrano i presupposti, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, unitamente alla relazione che i regionali emetteranno a seguito della visita ispettiva.
La nomina del commerciante concano, che dalle prime verifiche sembrerebbe illegittima, nominato ad assumere il compito di una figura (“supporto alle attività del Presidente della Fondazione”), assolutamente non prevista in nessun articolo dello Statuto della Fondazione, sta facendo discutere in quanto il compianto Nicola Amore nel suo testamento tenne a precisare che i beneficiari dei suoi lasciti avrebbero dovuto essere di Roccamonfina e non di altri Comuni.
Nel corso degli anni i soldi del grande Nicola Amore hanno riempito i portafogli di persone che risiedono in altri paesi; tra questi figura il sempre nominato segretario Antonio Conca, utilizzato dai vari Sindaci che si sono succeduti alla guida dell’Ente Comune.
L’art. 15 dello Statuto della Fondazione, inoltre, che elenca tassativamente quali sono le attribuzioni e i compiti del Presidente, non prevede alcuna possibilità di creazione di ulteriori figure istituzionali oltre quelle già previste nello Statuto stesso; e con l’attribuzione – totalmente illegale – a tale “figura di supporto al Presidente della Fondazione” della facoltà di partecipare al Consiglio di Amministrazione senza diritto di voto!
Questa, a detta di tanti roccani, rappresenta una grave illegalità, con profili anche penalmente rilevanti, frutto di un probabile atto illegittimo.
In un paese “normale” tutto questo non dovrebbe avvenire e in un Comune come Roccamonfina, che ha lasciato l’inglorioso passato, non dovrebbe essere consentito: in questi tempi, purtroppo, anche a Roccamonfina si preferisce “voltare la faccia”, piuttosto che effettivamente “voltare pagina”.
La Presidente-Professoressa, che dava lezioni anche all’allora candidato Sindaco Carlo Montefusco, è caduta proprio sul suo campo.
Infatti, firmando la comunicazione, non si è nemmeno accorta degli “errori” tipografici nell’intestazione della carta istituzionale della Fondazione usata, nella quale, per un evidentissimo refuso, la particella “per” è diventata “pre ”, trasformando così anche il significato del nome dato alla Fondazione!
Dato che gli errori – come spesso i funghi a Roccamonfina – non sono mai soli, ecco che sulla stessa carta intestata l’indirizzo istituzionale della Fondazione è diventato: “Via Municitio, 8” e non “Via Municipio, 8”!
Ma spesso i meri “errori” (di stile grafico) che in questa fattispecie fanno sorridere, preludono a veri “orrori” (giuridici)!
“Cara Presidente Petrillo – hanno riferito alcuni giovani di Roccamonfina- forse sarebbe il caso che si dimettesse visto che le sue decisioni vertono sempre ed unicamente sulla rotta di una politica contraria non solo all’amministrazione, ma maggiormente contro i voleri di chi a suo tempo ha deciso che dei suoi averi ne dovevano beneficiare i poveri di Roccamonfina”.
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