Caiazzo. Anziano scippato della pensione; anziana truffata con la solita scusa dell’assicurazione
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Sarà pure “del buon vivere” Caiazzo, ma non certo per gli anziani, sempre più soli e abbandonati
in un centro che ormai rappresenta solo il fantasma della città, nei lustri passati, primeggiante sull’intero comprensorio.
Ne sa qualcosa l’ennesima vittima della micro criminalità dilagante, tanto che ormai rappresenta un’avventura per una persona anziana recarsi all’ufficio postale, ovviamente ubicato in periferia, soprattutto per ritirare, all’inizio di ogni mese, l’agognata e speso misera pensione.
Pensione che sarebbe stata scippata proprio in casa al nostro che, dopo averla ritirata e “nascosta” nel solito posto, ha mal pensato di uscire per le immancabili commissioni, soprattutto acquisto di generi alimentari indispensabili per sopravvivere.
E qualche malvivente, probabilmente dopo averne spiato le mosse, ma si allude anche a una possibile “talpa” nel vicinato, non appena si è accertato che la casa fosse deserta, è entrato in azione, a quanto pare arraffando solo l’agognata pensione.
Qualcuno, invero, allude anche a un’altra tattica sperimentata con successo dai balordi che, prima di attuare un colpo, selezionerebbero la potenziale vittima attraverso una serie di telefonate, cioé fino a quando non accertano che un’abitazione è deserta perché, appunto, nessuno risponde al telefono.
Truffa che fa il paio con quella, ormai consolidata, dell’assicurazione da pagare con urgenza, salvo a restituire il prestito un domani… che non verrà mai più.
Come, appunto, sarebbe capitato a un’altra anziana residente nel centro caiatino, troppo buona per negare un prestito di alcune centinaia di euro a una sconosciuta dai modi apparentemente affabili ma puntualmente dileguatasi una volta raggiunto lo scopo.
Rischioso ormai anche recarsi in chiesa, soprattutto alle funzioni vespertine e serali, essendo ormai molteplici le tattiche sperimentate con successo dai malviventi per arraffare borse e oggetti aurei penzolanti soprattutto dal collo delle ignare vittime, che sempre più spesso si sentono abbandonate a sé stesse e, purtroppo, sempre più spesso preferiscono non denunciare le truffe subite, non solo per vergogna, ma anche per evitare una trafila che, soprattutto per le persone anziane, rappresenterebbe una “beffa nella beffa”, per voce di popolo, senza alcuna speranza di recuperare il maltolto.
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