Limatola-Caiazzo. Sconcerto per il coinvolgimento giudiziario, con gravi ipotesi di reato, di don Biagio Saiano

Prima di essere nominato  dal vescovo di Caserta parroco della frazione Tuoro

(nella foto a sinistra l’insediamento), don Biagio Saiano è stato fra l’altro parroco di Limatola, operoso comune della provincia di Benevento ma proprio confinante con il capoluogo di Terra di Lavoro, dove la notizia del coinvolgimento del giovane sacerdote è stata accolta con estremo sconcerto.

La famiglia Saiano, infatti, è molto nota e stimata in Limatola -come del resto nella vicina Caiazzo. ove con gli anni pure si è radicata- non solo perché attualmente suo padre è consigliere comunale di maggioranza, dopo essere stato assessore per diverse legislature, ma anche perché proprio don Biagio ha conservato anche la titolarità della parrocchia ubicata nella frazione Biancano, dove peraltro anni addietro fu inviato proprio dalla massima autorità diocesana casertana, cui compete anche la sovrintendenza apostolica di Limatola, in sostituzione di un sacerdote tanto chiacchierato e criticato da finire nel mirino dei media e in particolare delle Iene che realizzarono un servizio accusandolo di togliere ai poveri, per arricchirsi, perfino privandoli dell’acqua o della corrente, se inquilini morosi.

Denuncia mediatica tanto clamorosa da determinare la popolare indignazione, indcendo quindi il vescovo di Caserta, sollecitato dai “fedeli” infuriati, a rimuovere dall’incarico don Giuseppe Giuliano, nome che molti non riescono a dimenticare avendolo ormai associato alla negazione di quel cristianesimo che invece era demandato a predicare e praticare.

Soprattutto per questo appare assurda quanto eclatante la notizia del recente coinvolgimento giudiziario, per situazione a quanto trapelato gravissime, di don Saiano, insieme ad altre sei autorevoli persone, in articolare a quanti hanno auto modo di conoscere (e apprezzare) il giovane sacerdote e i suoi stessi familiari -repetita juvant- in Limatola come in Caiazzo.

Tutti, quindi, attendono con fiducia lo sviluppo delle indagini fiduciosi che alla fine la figura del giovane sacerdote sarà totalmente riabilitata, se necessario facendo opportuni distinguo nei ruoli svolti da ciascuna delle sette persone inquisite, nel contesto della delicata vicenda al vaglio della Magistratura che, a quanto è dato sapere, indaga sotto il duplice profile penale e finanziario.