Ailano. Difende il parroco ma attacca a testa bassa il vescovo un ‘fedele’, invocandone le dimissioni
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…Facendo seguito alla lettera del Sindaco, Dottor Lanzone,
voglio spezzare una lancia a favore del nostro parroco don Nicola Pinelli.
La confusione religiosa che si sta creando ad Ailano non è stata creata nè dal Sindaco nè dal parroco don Nicola, bensì dal Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo.
E’ il Vescovo che crea scompiglio e confusione nelle comunità parrocchiali. Vedi Ailano, vedi Prata Sannita ed altre comunità.
Che cosa deve fare un parroco, in questo caso don Nicola, se il Vescovo continuamente cambia idea?
Se a don Nicola dice di fare una determinata cosa, don Nicola la fa.
Ma se a don Nicola dice di fare una determinata cosa e ai fedeli dice un’altra cosa, cosa può fare don Nicola?
Fare delle affermazioni su don Nicola o sul consiglio pastorale parrocchiale non sta affatto bene.
Don Nicola sta nella nostra comunità di Ailano da tantissimi anni. Lo conosciamo benissimo e sappiamo anche i suoi difetti. Ma chi non ne ha? Però fare sul suo conto affermazioni pesanti non sta bene.
Il Vescovo, invece di dare ordini e dettare leggi, perchè non cura un poco di più i suoi sacerdoti?
Il popolo ha capito che quando il parroco dice di no si ricorre al Vescovo il quale dice di si.
In questo modo il povero parroco è schiacciato dalle critiche del popolo il quale ai quattro venti sbraita dicendo: “Hai visto il Vescovo ha chi ha dato ragione. A noi popolo“.
E il parroco non solo ci resta male ma fa anche la figura del bugiardo, del cattivo. E ad Ailano abbiamo tanti casi di questo genere.
Può un Vescovo comportarsi in questo modo nei confronti dei suoi sacerdoti? Può un Vescovo calpestare i suoi sacerdoti? Può un Vescovo andare sempre contro i sacerdoti e difendere il popolo?
A noi di Ailano la Messa la dice don Nicola e non il popolo. Così come per le altre parrocchie.
Il Vescovo si deve rendere conto che ha più bisogno dei sacerdoti che del popolo. Ma forse questo cose Mons. Di Cerbo non le comprende perchè lui non ha mai avuto nessuna parrocchia. Non sa cosa significa guidare una parrocchia.
A questo punto, non solo le persone più vicine alla Chiesa, ma anche quelle lontane o quelle che si sono allontanate si pongono una domanda: Ma perchè Mons. Valentino Di Cerbo non si dimette?
Perchè non ha il coraggio di dire: Non sono adatto a fare il Vescovo? Perchè non ha il coraggio di dire: Sto rovinando la Diocesi.
Nei paesi piccoli la voce corre più del vento. Durante la visita pastorale ha detto tante belle parole. Ma solo parole.
Si predica bene e si razzola male. Perchè la realtà è ben diversa. Il Vescovo si rende conto che tante chiese si stanno svuotando?
Se continua ad imporre regole e leggi le chiese chiuderanno. Cosa devono fare i preti se il Vescovo non li difende?
Cosa può fare don Nicola contro il Comitato se non è sostenuto dal Vescovo? Ailano è una piccolissima comunità.
Mai tanti problemi si sono verificati perchè il compianto Vescovo Pietro Farina difendeva i suoi preti. Li sosteneva, cosa che purtroppo adesso non avviene.
Alla comunità di Ailano queste divisioni e spaccature fanno male. Non giovano.
Chi deve risolvere il problema non è don Nicola ma dovrebbe essere il Vescovo il quale deve far capire che il comitato festeggiamenti San Giovanni è un comitato religioso e pertanto è diretto dal parroco.
Anche per le offerte raccolte in Chiesa, ma è possibile che alla parrocchia non venga dato niente o quasi niente?
Ma i comitati festa servono per fare la festa o per raccogliere solo soldi?
Perchè il Vescovo non fa chiarezza? Perchè non interviene? Come può don Nicola risolvere i problemi se il Vescovo non lo sostiene e soprattutto fa il contrario di quello che dice?
Eccellenza sia coerente. Il doppio gioco e la doppia faccia prima o poi stanca.
Speriamo che il Vescovo Valentino Di Cerbo inizi a pensare, tramite un esame di coscienza, ai tanti problemi che sta creando.
Speriamo che i sacerdoti inizino ad essere amati dal Vescovo e come laico impegnato mi auguro che Mons. Di Cerbo inizi ad essere coerente e a non fare la doppia faccia sia con il popolo che con i sacerdoti.
(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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