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Matese. Terremoti, neve e gelo assillano i residenti in particolare di Gallo e Letino

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sisma-15x10-molise-10letino-15x10-neve-2Fine settimana col fiato sospeso per le popolazioni dei paesi matesini.

Il terremoto che ha avuto come epicentro Campobasso è stato avvertito anche in gran parte dell’alto casertano e non ha dato tregua nemmeno nella notte tra sabato e domenica.

Brusco calo delle temperature e abbondanti nevicate nei centri di alta quota hanno scandito gli ultimi due giorni.

Sulla morsa del freddo intenso, però, prevale il timore del sisma.

Gli esperti dicono che le due faglie del Matese sono entrambe attive.

La magnitudo raggiunta dalla scosso registrata alle ore 19.55 di sabato sera è stata di 4.3: si è trattato della scossa di più alta intensità.

La profondità del movimento è risultata abbastanza superficiale: dieci chilometri.

Per tale motivo il sisma, che ha avuto come epicentro Campobasso e i paesi limitrofi di Busso e Baranello, è stato avvertito distintamente in quasi tutti centri alto casertani: da Capriati a Volturno a  Piedimonte Matese, da San Pietro Infine a Mignano Monte Lungo.

Inevitabile pensare all’evento che segnò la fine dell’anno 2013 e gli inizi del 2014 quando il terremoto ebbe come epicentro San Gregorio Matese, Castello del Matese, San Potito Sannitico e Gioia Sannitica.

Quello in corso, tuttavia, è uno sciame sismico poiché sono decine le scosse che si susseguono da almeno sei giorni nella provincia di Campobasso.

Alla scossa delle 19.55 ne sono seguite altre due a breve distanza: pochi minuti tra l’una e l’altra, circostanza che ha indotto alcuni cittadini dei centri matesini a scendere in strada.

Nella notte tra sabato e domenica, 28 minuti dopo l’una, un altro sisma ha scosso il sonno di molti: la magnitudo ha toccato 3.2, analogo l’epicentro, sicché l’effetto si è propagato nella medesima area.

La faglia interessata è quella che passa per Bojano, paese in linea d’aria vicinissimo al versante matesino-campano, e a San Gregorio e Castello del Matese.

L’altra faglia da tenere d’occhio, tuttavia, è quella che passa per Venafro e arriva fino a Piedimonte Matese.

Il sito web dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia elenca la lista dei terremoti e pochi istanti dopo il sisma vengono pubblicati i dati: sono decine quelli registrati negli ultimi giorni.

Tutto questo avviene mentre la situazione climatica è precipitata: i cittadini di Gallo Matese e Letino si sono svegliati domenica con lo spettacolo del panorama imbiancato.

La neve ha raggiunto i 20 centimetri nei centri abitati, un metro nella località di montagna di Bocca della Selva.

(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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