
Le recenti dimissioni dalla segreteria cittadina di Fiorella D’Angiolillo,
che ha deciso di abbandonare il ruolo conferitole un anno e mezzo fa dall’allora segretario Domenico Ferraiuolo per l’inerzia durata diversi mesi del direttorio del partito e il conseguente immobilismo dell’intero circolo, hanno spinto un altro dei componenti della segreteria, Carlo Loffreda, a convocare un’assemblea per cercare di ripartire, avviando la fase congressuale per superare così una situazione di stallo che rischia di logorate ulteriormente il Pd piedimontese.
Affiancato dal sindaco Vincenzo Cappello e alla presenza di diversi assessori e consiglieri comunali di maggioranza, Loffreda ha introdotto il tema della riunione chiedendo da subito a D’Angiolillo la revoca delle proprie dimissioni ed il suo ritorno al posto di comando del partito unitamente anche agli altri componenti della segreteria, Luca Fragola e Danila Perri.
Una posizione sostenuta da quasi tutti gli altri presenti che hanno auspicato un passo indietro alla esponente democratica che, però, nel ribadire le motivazioni che l’hanno spinta a prevedere una decisione tanto drastica quanto dirompente per gli effetti interni al partito, ha confermato la scelta di lasciare ormai irrevocabile.
Nel contempo, D’Angiolillo ha ribadito il suo impegno in favore del Pd e della sua crescita a livello cittadino ma da semplice militante, essendo ormai non più condivisibile l’andazzo degli ultimi mesi che, però, rischia di essere superato non prima di qualche mese.
Avviare in questo momento la fase congressuale, secondo le intenzioni dell’attuale reggenza del movimento tanto da essere inserito come argomento anche tra gli argomenti dell’assemblea di venerdì scorso, è stato ritenuto inopportuno da più parti, preferendo temporeggiare ed aspettare a dopo le feste natalizie, quando anche il quadro politico ed organizzativo del Pd a livello provinciale e regionale sarà più chiaro e ben delineato.
Dal canto suo, il sindaco Cappello ha auspicato una soluzione condivisa che tenga conto e dia voce alle varie anime interne al partito cittadino, senza creare ulteriori frizioni e cercando di ricomporre possibilmente anche la contrapposizione registrata nell’autunno del 2014.
Solo se ciò non dovesse essere possibile, anche per il primo cittadino non ci sarebbe altra soluzione che il congresso con una discussione serrata e franca sul futuro ruolo del partito, anche in vista delle elezioni amministrative della primavera 2017 quando in città si dovrà eleggere il successore di Cappello e rinnovare il consiglio comunale. Tutto rimandato a dopo Natale, quando con il nuovo anno, in molti tra i democratici e le democratiche piedimontesi, sperano possa arrivare anche un nuovo segretario del circolo.
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