Piedimonte Matese. PD in caduta sempre più libera nella città del sindaco e segretario provinciale


dalla segreteria cittadina.
Una scelta che ha avuto come primo effetto quello di risvegliare le varie anime da un torpore lungo troppi mesi, anche se le posizioni sono diverse, come opposte sembrano le considerazioni fatte dai vari protagonisti della vita interna del partito sui tempi e le motivazioni addotte da D’Angiolillo per la sua decisione di lasciare l’incarico.
Negli ambienti vicini al sindaco Vincenzo Cappello si cerca di minimizzare e dare poca importanza alle dimissioni della componente della segreteria locale, preferendo concentrarsi di più sull’aspetto amministrativo anziché su quello politico, che da anni vede il Partito Democratico al governo del capoluogo matesino.
Non mancano i rilievi di chi da tempo segnala la situazione di stallo in cui versa la sezione cittadina di piazza Roma, praticamente chiusa e inattiva dallo scorso inverno, ad eccezione di qualche incontro elettorale con i candidati in occasione delle ultime regionali di maggio, e che oggi ritiene tardiva la presa di posizione di D’Angiolillo.
Per contro, gli esponenti della minoranza interna che fa capo a Renato Ricca, sfidante dell’ex segretario Domenico Ferraiuolo al congresso cittadino celebratosi un anno e mezzo fa, rivendicano di essere stati i primi, in tempi non sospetti, ad opporsi a un sistema e un criterio di selezione dell’attuale classe dirigente del Pd piedimontese che finora non ha prodotto alcun risultato, né in termini politici, con zero iniziative e nessuna battaglia sui temi veri che riguardano la città ed il territorio, né prettamente elettoralistici, con i risultati che stentano ad arrivare anche dalle urne.
Da più parti, del resto, viene rilevato il forte appiattimento del partito sulle posizioni dell’amministrazione comunale e la scarsa capacità del primo di incidere sulle scelte della seconda, tanto che ciò ha finito per annullare il Pd; analogamente, un po’ da tutti viene auspicato un rapido intervento risolutore del primo cittadino Cappello, nella doppia veste anche di presidente provinciale del partito.
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