Piana M.Verna. ‘Scandalo’ Autovelox: tutti assolti, per sopravvenuta prescrizione ovvero perché ‘il fatto non sussiste’
Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!


La graduata era imputata nel processo inerente il cosiddetto “scandalo Autovelox” insieme agli ex sindaci Raffaele De Marco e Raffaele Santabarbara, gli assessori comunali pro tempore Agostino Ferrajuolo, Michele Mastroianni e Luigi Matarazzo, il vigile Filippo Mastroianni, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico Armando Riccio e i responsabili dell’azienda appaltatrice Elvio Luigi D’Aria e Pierluigi Ferraro, tutti finiti sotto processo per svariati reati.
In particolare, secondo l’accusa, De Marco, Santabarbara, Ferrajuolo, Mastroianni, Matarazzo, Di Monaco e D’Aria, in concorso tra loro, in relazione alla rispettiva qualità ricoperta, con delibera di Giunta 89 del 19 luglio 2004 e atto del 15 settembre 2009 stipulavano il contratto tra il Comune e la ditta All Service per l’affidamento del servizio autovelox in violazione di legge.
Questo perché, in particolare gli imputati avevano stabilito di dotarsi del servizio “Autovelox” in assenza di una preventiva verifica della pericolosità dei tratti stradali del territorio comunale e in assenza di documentata urgenza.
Inoltre, pur non essendo possibile pre-determinare il valore degli introiti, venivano iscritte nei bilanci preventivi del Comune somme false pari a 529.000 euro per l’anno 2004; 250.000 euro per il 2005; 180.000 euro per il 2006; 160.000 euro per il 2007 e 100.000 euro per il 2008 in relazione agli introiti derivanti dalle sanzioni comminate in seguito agli accertamenti di infrazioni rilevate tramite Autovelox.
Giovedì, però, in sede di udienza, è stata sancita la sopravvenuta (ed attesa) prescrizione, che di fatto la chiuso la partita per De Marco, Santabarbara, Mastroianni, Matarazzo, D’Aria e la stessa responsabile Di Monaco per i capi di imputazione “a” e “b”, mentre gli ultimi due, cioè Di Monaco e D’Aria, sono stati assolti dai capi di imputazione “c”, “d” e “d bis” perché il fatto non sussiste.
Assolti anche Armando Riccio e Filippo Mastrtoianni per i quali, secondo la stessa giudicante, “il fatto non sussiste”.
Si chiude nel migliore dei modi, quindi, una delle vicende più tristi della storia comunale pianese, non solo per le persone assolte in toto, ma anche per quanti, come da tempo prospettato, “grazie” ai tempi “pachidermici” della giustizia nostrana, hanno potuto beneficiare, in toto o in parte, della prescrizione.
(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!