Castel Campagnano-Squille. Dissotterrata l’ascia di guerra ‘campanilistica’ per un ‘attraversamento di confine’?

Un’animata discussione, presto sfociata in litigio e poi, sembra, in reciproche, già annunciate denunce, si è verificata alla periferia  di Castel Campagnano per una banale questione di vicinato ovvero per il passaggio di un estraneo in una proprietà privata, come avrebbero accertato successivamente i carabinieri di Caiazzo accorsi su segnalazione, al comando del maresciallo capo Michele Fioraio, insieme all’ambulanza resasi necessaria per malore che inizialmente avrebbe lamentato da uno dei contendenti.

Secondo quanto trapelato, lunedì, mentre un cacciatore di Squille procedeva per le campagne, in territorio di Castel Campagnano, avrebbe avuto una violenta discussione con un 48enne del capoluogo.

Purtroppo la discussione è trascesa tanto che i due sarebbero venuti alle mani ed a tal punto il soccombente avrebbe allertato i Carabinieri della stazione caiatina, competente per territorio.

Prontamente accorsi, i militari hanno ascoltato le ragioni dei due, così riassumibili:

il 48enne, proprietario del fondo terriero, avrebbe affermato che il cacciatore, 60enne, lo minacciava con il fucile e, per conseguenza, avrebbe lanciato l’allarme, temendo di essere preso a fucilate; il cacciatore di Squille,invece, si professava vittima delle ire dell’altro non perché lui lo avrebbe minacciato ma solo perché il residente non avrebbe voluto che lo squillese attraversasse il suo podere.

Di fronte a tale delicata situazione, per prima cosa i militari avrebbero sequestrato l’arma, sebbene regolarmente detenuta dal cacciatore, per scongiurare il peggio, invitando poi i due a recarsi in stazione se interessati a sporgere denuncia, ma entrambi avrebbero deciso di recarsi prima in ospedale per ottenere un referto che potrebbe tornare utile se, come preannunciato da entrambi i contendenti, la questioni procederà per le vie giudiziarie.