L’attentato parigino saggiamente soppesato da uno studente di Caiazzo
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“Ricordate, ricordate il 14 novembre. Parigi non dimenticherà mai che questa data è come l’11 settembre per gli americani”.
È quanto scrive sul proprio canale twitter lo Stato islamico dopo l’attentato avvenuto nella capitale francese, un orrore che assedia la città con un attacco terroristico senza precedenti in Europa.
Il nuovo, drammatico, bilancio è di circa 130 morti e altrettanti feriti, anche in gravi condizioni.
Una vera e propria carneficina con stragi in tutta la capitale, in azione anche i kamikaze: colpiti il teatro Bataclan, lo Stade de France dove si è giocata simultaneamente l’amichevole Francia-Germania e svariati punti della città.
Il perché è molto semplice: La Francia è in prima linea negli affari del Medio Oriente.
È in prima linea quasi da sola nel Mali, dove combatte gli estremisti dello Stato islamico.
Ed è almeno in seconda linea nella guerra a bassa intensità contro l’Isis, colpendo con i suoi aerei sia la Siria che l’Iraq; inoltre, dato non irrilevante, è la notevole presenza di numerose comunità islamiche nel territorio francese, che costituiscono le più numerose di tutta Europa, tenendo anche conto del fatto che tali realtà si stanno estendo in tutto il continente europeo.
Soltanto nei venticinque paesi che formano l’Unione Europea, almeno venticinque milioni di musulmani.
Cifra che non include i clandestini mai espulsi.
E, data l’irrefrenabile e irresistibile fertilità mussulmana, si calcola che quella cifra si raddoppierà dopo il 2016.
Non a caso molti studiosi stanno profetizzando che entro il 2100 l’Europa sarà numericamente dominata dai musulmani.
Si auspica pertanto che le maggiori potenze europee trovino al più presto una soluzione pacifica, espressione della democraticità che presidia la moderna Europa dei diritti civili e politici.
Un drammatico evento che è stato fonte di numerose discussioni che ha scosso tutti noi studenti.
(Pietro Marotta 5B Liceo Caiazzo, sezione staccata Giannone Caserta – News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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