Caiazzo. ‘Musicanti-pifferai ad litteram’: vennero per suonare e tornarono ‘suonati’: da parcheggiatori abusivi

L’occasione gli è stata porta sul classico vassoio d’argento da alcuni suonatori itineranti, venuti nella città del cosiddetto buon vivere per onorare con la loro esecuzione San Martino e, giunti al foro Boario, hanno ben pensato di lasciare le macchine nello spazio di sosta libera contiguo all’odiato complesso semaforico.

Ignari, evidentemente, che al ritorno avrebbero trovato la zona “controllata” da un parcheggiatore abusivo già inviperito per le presunte restrizioni imposte dal Comune e da quelle, molto meno ipotetiche, messe in atto da alcuni automobilisti maneschi, tanto da ridicolizzare la “povera” categoria.

Ha “ben” pensato, quindi, un allievo del “caposquadra” temporaneamente a riposo forzato, causa volto tumefatto e ossa doloranti, di chiedere, prima con le buone,  “l’obolo” agli ignari musicisti, ipso facto trasformati in “novelli pifferai di montagna, allorché, al loro diniego, l’energumeno guardamacchine ha sfoggiato tutta la sua virulenza, “suonando” selvaggiamente alcuni “suonatori” mentre gli altri se la svignavano, ripromettendosi, c’è da scommettere, di non tornare mai più nella presunta città del buon vivere, sula falsariga degli altri colleghi che hanno potuto seguirli solo quando il “repertorio” del parcheggiatore-suonatore era giunto all’ultima nota, pardon… legnata!