Caserta. Si spacciò per poliziotto per costringere una donna a fare sesso: a giudizio 38enne

Le indagini, condotte dal Pubblico Ministero Andreana Ambrosino, della Procura della Repubblica del Tribunale di S.Maria C.V., avrebbero verificato che Fabio Fiore si è introdotto nell’abitazione della povera vittima dicendo falsamente di essere un appartenente alla Polizia di Stato e l’avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali con lui senza pagare, altrimenti l’avrebbe schedata come prostituta o peggio avrebbe usato la pistola di ordinanza.

La vittima ha dichiarato che dovette prestarsi, contro la propria volontà, ad un rapporto sessuale; la sua difesa è stata affidata all’avvocato casertano Paolo Falco.

Mercoledì 4 novembre, presso il Tribunale di S.Maria Capua Vetere, è stata celebrata l’udienza preliminare dinanzi al Giudice Meccariello; la difesa ha scelto il rito abbreviato. Si attende la decisione per giovedì.

Potrebbe pensarsi a una storia legata alla crisi economica ma secondo una Sentenza della Cassazione il mancato pagamento di una prestazione sessuale può equivalere ad uno stupro.

Rischia infatti una condanna per violenza sessuale il cliente della prostituta che, dopo il rapporto, non le dà il compenso pattuito: lo ha stabilito la terza sezione della Suprema Corte (Cassazione), con Sentenza 8286 del 17 dicembre 2009 – 3 marzo 2010.