Matese, Parco Regionale: ancora fumata nera per il nuovo esecutivo
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del Parco Regionale del Matese (nella foto a destra la sede).
Dopo lunghi anni di assenza assoluta, lo scorso mese di febbraio l’Ente regionale era riuscito finalmente ad avviare la procedura per dotarsi dell’importante organo esecutivo chiamato ad affiancare l’allora presidente Umberto De Nicola (nella foto a sinistra) nell’amministrazione dell’area protetta matesina.
Su impulso dell’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, il vertice del Parco aveva promosso l’iter per l’individuazione sia dei due sindaci che dei due rappresentanti delle associazioni agricole e ambientaliste, presenti sul territorio del Parco Regionale del Matese, che sarebbero dovuti sedere all’interno della giunta.
Del nuovo esecutivo dell’Ente, secondo la recente normativa regionale, avrebbe dovuto far parte almeno un componente nominato dalle associazioni ambientaliste e uno dalle associazioni professionali agricole maggiormente rappresentative, mentre i restanti due posti erano appannaggio dei 20 sindaci dei Comuni rientranti nel perimetro del Parco, di cui 15 del casertano e 5 del beneventano, che in una seduta svolta a fine febbraio, avevano eletto i primi cittadini di Gallo Matese, Giovanni Antonio Palumbo, e Cerreto Sannita, Pasquale Santagata.
Nonostante l’acquisizione delle disponibilità di varie associazioni agricole e ambientaliste ad esprimere i delegati di loro competenza, la Regione non ha più dato seguito alla loro individuazione, e conseguente nomina, con tanto di decreto ufficiale, finendo per vanificare il tutto con la successiva scadenza del mandato triennale del presidente De Nicola e la successiva sua nomina a Commissario, figura che ingloba tutti i poteri e le funzioni tanto del presidente quanto della giunta, lasciando il solo potere consultivo alla comunità del parco formata dai sindaci e dai vertici delle province di Caserta e Benevento e delle comunità montane del Matese e del Taburno.
Se ne riparlerà, probabilmente, quando verrà nominato il nuovo presidente chiamato a succedere a De Nicola, così da prolungare la scia negativa di un organo che, in oltre un decennio, non è riuscito mai a vedere la luce, nè riunirsi, per svolgere le funzioni a esso demandate dalla legge regionale 33/1993 e dallo statuto dell’ente.
Secondo le previsioni normative, la giunta potrebbe deliberare in merito a tutte le questioni generali dell’Ente e, in particolare adottare, sentito il comitato consuntivo regionale per le aree naturali protette, il piano per il parco e predisporre un piano pluriennale economico-sociale per le attività compatibili dell’area; approvare il bilancio preventivo con i relativi piani e programmi e il bilancio consuntivo; elaborare e adottare lo statuto dell’Ente e sottoporlo all’approvazione della giunta regionale che si pronuncia nei successivi sessanta giorni.
(Enzo Perretta – News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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