Caserta. Per il governatore De Luca la Reggia è in ‘piazza della Zozzeria’ ma poi Franco Pepe mette tutti d’accordo
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Quando esco a Caserta sud e percorro il Vialone Carlo III mi viene qualcosa dentro.Mi intossico per il degrado, gli ambulanti che ti fermano ogni due minuti, non ha importanza se siano di Caserta, Salerno o del Marocco, ma è così difficile mandarli via e dare decoro a uno dei posti più belli d’Italia?”.
Vincenzo De Luca, presidente della Regione, si infiamma dal palco della Cappella Palatina della Reggia di Caserta in occasione del convegno su ‘Turismo e agroalimentare: asset strategici di Terra di Lavoro‘.
E rincara la dose: “Ormai sono un esperto di luci, se volete vengo io a mettere delle lampade storiche, a pensare un progetto di illuminazione che faccia da degna presentazione a questo stupendo tesoro che avete.
Quando ero a Salerno dicevo spesso, vorrei avere qui un decimo di Palazzo Reale di Caserta, anche un angolino sarebbe una ricchezza turistica da sfruttare con enormi ricadute.
E la piazza antistante, la zona circostante: non è possibile che resti così abbandonata, dovete fare qualcosa e io vi aiuto a farlo.
Quella meravigliosa piazza è una zozzeria“.
Applausi dalla platea e consensi dagli altri relatori.
L’ingresso di De Luca alla Reggia aveva avuto una prima tappa nel bookshop di Edgar Colonnese che ha denunciato di essere stato minacciato di morte dai venditori abusivi.
Il presidente gli promette appoggio e sostegno.
Poi illustra i suoi progetti di rilancio per Caserta:
“Sono riuscito a strappare a Renzi mezzo miliardo di euro per le bonifiche e per Bagnoli.
Di questi tempi è un miracolo.
Li userò per far sparire le ecoballe da Villa Literno e Giugliano, sto risolvendo il problema dei depuratori, mercoledì ho convocato tutti i sindaci che devono bonificare le discariche e devono portarmi delle schede su quanto intendono fare.
Ora basta perdere tempo“.
E a chi gli chiede se teme gli effetti del rigetto del ricorso di De Magistris contro la legge Severino risponde piccato:
“Ma quale Severino, io sto lavorando come un matto per risollevare una Regione che ho trovato in ginocchio.
Mi preoccupa il rischio che mi viene un infarto, mi preoccupa solo la salute, della Severino non so che farmene.
Quella la lascio ai gufi e chi perde tempo in parole“.
E per Caserta annuncia un percorso storico culturale che tenga insieme oltre alla Reggia anche Carditello, San Leucio, musei come quelli di Teano.
E “una metropolitana che possa collegare velocemente tutti i capoluoghi campani così i turisti possono scoprire tutte le bellezze che abbiamo“.
Per il litorale domiziano, ammette De Luca, non ho “ancora un progetto chiaro, vorrei qualcosa che tenga insieme tutto la fascia costiera a nord di Napoli.
Per questo penso ad un concorso internazionale di idee“.
Ad accogliere De Luca era stato il direttore della Reggia Felicori; della Reggia come simbolo di riscatto aveva parlato Lucia Esposito dell’Università Federico II; D’Amore del Dipartimento di prevenzione Asl aveva citato il lavoro svolto e ringraziato De Luca per l’attenzione alla tutela ambientale e delle eccellenze casertane.
Diretta la testimonianza di Franco Pepe del ristorante Pepe in Grani di Caiazzo che ha parlato dello “entusiasmo che riscuote ovunque per la valorizzazione di prodotti tipici che fanno bene oltre ad essere buoni“.
Quindi gli interventi, moderati da Franco Agrippa, del consigliere regionale Oliviero, dell’europarlamentare Caputo, del presidente della Provincia Di Costanzo, dell’onorevole Sgambato, dei rappresentanti di Confesercenti e del rappresentante del ministero delle Politiche agricole.
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