Dragoni. Migranti, che ‘affari’? adisce il TAR la ‘coop’ interessata al ‘business’ inibito alla villa De Pertis


allocati temporaneamente a Villa De Pertis.
Con reclamo d’urgenza, presentato nei giorni scorsi e notificato al comune lunedì, il presidente del sodalizio, Lucio Secondino, ha chiesto ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania l’immediato annullamento, non prima di averne sospeso l’efficacia, del provvedimento con cui lo scorso mercoledì il sindaco Silvio Lavornia ha disposto di liberare l’ex albergo sito nel centro storico di San Giorgio perché ritenuto inagibile.
Come preannunciato nel corso del confronto tenuto in Prefettura alla fine della settimana scorsa, la cooperativa, che ha preso in fitto l’edificio storico risalente al 1600 per sistemarvi il gruppo degli extracomunitari, si è rivolta ai giudici amministrativi per ottenere la revoca d’ufficio dell’ordinanza del comune, la cui amministrazione sta conducendo una battaglia a tutela della pubblica e privata incolumità, pretendendo che venga accertata l’agibilità e la staticità sismica dell’immobile prima di destinarlo a centro temporaneo di accoglienza.
Secondo l’ufficio tecnico del municipio, difatti, Villa De Pertis sarebbe agibile solo in parte, ma non interamente, atteso che una porzione dell’edificio non presenterebbe i requisiti di staticità, tanto è vero che il tanto sbandierato certificato di sicurezza della struttura riguarderebbe solo una parte di essa non tutto il complesso.
Il sindaco Lavornia ha, comunque, già preannunciato che si costituirà in giudizio e si opporrà al ricorso della cooperativa, ritenendo non solo legittima la propria ordinanza, ma anche persistente l’inagibilità dell’ex albergo, che sarebbe al centro di nuove ed ulteriori verifiche da parte dello stesso ufficio tecnico comunale.
Nel frattempo la fascia tricolore, come concordato in Prefettura nel lungo vertice tenuto venerdì, ha concesso una proroga di dieci giorni per l’esecuzione del proprio provvedimento, nelle more di verifica delle condizioni di sicurezza dell’immobile da parte del tecnico, ingegner Adriano De Falco, del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise, incaricato dall’ufficio territoriale del Governo per dirimere la questione.
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