Piedimonte Matese. Comune: gestione ancora ‘allegra’ ma non ‘sconsiderata’ come nei mesi scorsi: parola del segretario

rispetto ai primi quattro mesi dell’anno in corso: è quanto emerge dalla relazione redatta dal segretario generale del Comune Sandro Riccio (nella foto a sinistra) all’esito dei controlli interni eseguiti sugli atti amministrativi posti in essere dagli uffici comunali nel secondo quadrimestre 2015.

Se a giugno furono rilevate determine prive di attestazione della copertura finanziaria della spesa, altre dove mancava in allegato lo schema di contratto con la ditta aggiudicatarie che si approvava nel corpo dell’atto, mandati di pagamento sprovvisti dei riferimenti alle determine di liquidazione e ai contratti di servizi con i fornitori, stavolta l’andamento della macchina amministrativa ha fatto registrare un calo delle illegittimità, sebbene non manchino, ma in misura molto minore.

La segnalazione delle irregolarità riscontrate a seguito delle verifiche espletate a campione su alcuni atti ed inviato al presidente del Consiglio Comunale Benny Iannitti, ai capigruppo consiliari Fabrizio Pepe, Daniele Ferrucci e Luigi Del Monaco, a i responsabili di settore, al revisore dei conti, al nucleo di valutazione e alla giunta comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto a destra), ha fatto emergere carenze molto limitate a singoli atti amministrativi, come una determina del settore vigilanza che cita un impegno di spesa riportato a residui sul quale imputare i maggiori costi sostenuti ma non specifica gli estremi della relativa determinazione di impegno; altre due determine del settore 328/2000 sulle politiche sociali sono prive della attestazione sulla copertura finanziaria; un’ulteriore determina del settore servizi sociali riporta un impegno di spesa del 2014 ma non gli estremi dell’atto, così come una terza determina della responsabile 328 cita un impegno contabile già assunto ma non specifica la relativa determinazione.

Tali controlli interni sono previsti dall’apposito regolamento comunale ai fini della regolarità amministrativa ed hanno visto passare sotto la lente d’ingrandimento le determinazioni di impegno di spesa, in misura pari al 10%; i contratti di importo superiore a 10.000 euro, in misura pari al 15%; e, infine, atti amministrativi (determinazioni diverse da quelle di impegno di spesa, mandati di pagamento e reversali di incasso) in misura pari al 5%.

I predetti atti sono stati scelti secondo una selezione casuale, con l’ausilio dei dipendenti addetti all’ufficio segreteria.

Alla luce di tanto, il segretario generale ha invitato i dirigenti firmatari degli atti carenti a fornire chiarimenti e/o elementi integrativi in merito alle carenze evidenziate entro 15 giorni dalla ricezione della relazione, pur sottolineando lo stesso Riccio che “non sono state comunque evidenziate irregolarità tali da perfezionare fattispecie penalmente sanzionate, per cui non ricorre l’obbligo di trasmettere la relazione all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari, alla Procura presso la Sezione Regionale della Corte dei Conti e alla Procura presso il Tribunale“.

Ora il presidente dell’assise Iannitti potrà iscrivere la relazione all’ordine del giorno del prossimo civico consesso affinché il Consiglio ne prenda atto.