Dragoni. L’Asl conferma: indegno per i migranti il lussuoso hotel De Pertis, ma idoneo per i turisti?
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Sarebbe interessante capire perché delle prefetture (ma pare sia prassi consolidata nel’intero “stivale”) sembrano prodigarsi tanto
per far giungere nel “Bel Paese” e “sbolognare” a pioggia i migranti, anche in strutture palesemente inadeguate (purché, dicono le male lingue, gestite da determinate coop?!?), come la pur lussuosa Villa De Pertis, fiore all’occhiello del centro storico dragonese, idonea, almeno finora, solo per le sfarzose cerimonie dell’italica gente?
Tanto almeno sembra dedursi dopo il blitz dell’Asl presso l’albergo Villa De Pertis dove sono momentaneamente allocati 18 rifugiati politici: chiuso il centro cottura e i locali adibiti a mensa (nelle foto tratte dal web alcuni confortevoli locali della lussuosa struttura).
Allertata dal Comune guidato dal sindaco Silvio Lavornia nell’ambito dell’accertamento sul possesso di tutti o requisiti di legge da parte della struttura ubicata nel cuore del centro storico di San Giorgio, l’unità operativa di Prevenzione Collettiva presso il distretto sanitario 15 di Piedimonte Matese, mercoledì, ha fatto un sopralluogo all’interno dell’edificio risalente al 1600 per riscontrare il rispetto di tutte le norme in materia di igiene, salubrità e sicurezza dei luoghi in cui avrebbe dovuto funzionare il centro cottura dei pasti e la mensa.
Diverse sono state le anomalie e irregolarità sullo stato dei luoghi accertato nel corso dell’ispezione sanitaria, coordinata dalla responsabile dell’U.O.P.C. dottor Leoncini, oltre alla mancata corrispondenza tra la documentazione amministrativa prodotta in sede di richiesta delle autorizzazione sanitarie da parte della Cooperativa Lavoro per la Salute e i locali, gli impianti e le apparecchiature installate per la preparazione e la somministrazione dei pasti agli extracomunitari.Alla luce di tanto, il personale del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Caserta ha redatto un verbale, puntualmente trasmesso al sindaco e al comandante della stazione Carabinieri di Alvignano, dal quale si evincono chiaramente, messi nero su bianco, i motivi ostativi all’espletamento del regolare servizio di mensa nella villa De Pertis, dichiarando inadeguati allo scopo i locali della storica struttura, e inibendone l’uso per la refezione degli immigrati.
Ora si è in attesa delle eventuali sanzioni pecuniarie che dovrebbero essere elevate nei confronti della cooperativa: ovvero di un altro “transeat” da parte della prefettura?
(Enzo Perretta – News elaborata – Archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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