Alife. Bio-digestore: Il comitato respinge ogni ipotesi di trattativa con l’azieda interessata
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verso quanti sono contrari all’edificazione del bio digestore.
Attraverso il presidente, Mariano Ginocchio (nella foto a destra), infatti, il comitato cittadino dichiara la “non disponibilità al confronto.
Su questa condotta siamo in linea con il comune – ha dichiarato Ginocchio – perché riteniamo che il contraddittorio doveva avvenire prima della presentazione del progetto, come è prassi con tutte le edificazioni che implicano assetti di una certa rilevanza”.
Nel merito, poi, il presidente sottolinea che “si tratta solo di un primo via libera e non del parere definitivo della Regione Campania.
Anche perché ci si dimentica che in Conferenza dei Servizi ci sarà anche il Comune di Alife che dovrà pronunciarsi”.
Con la sottolineatura che “emerge una discrasia tra i due Piani evidenziati – aggiunge Ginocchio – infatti, mentre nel piano regionale detta area è inibita alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti, nel Piano provinciale, invece, tale area risulta idonea alla loro localizzazione”.
Con la conclusione che “ci saranno ancora parecchi passaggi da affrontare, con il Comitato e il Comune che sanno bene, tra un Piano Regionale del 2013 approvato e un Piano Provinciale del 2009, mai approvato in via definitiva e redatto da chi oggi ha fatto lo Studio di Impatto Ambientale per conto della General Construction, quale conta di più.
Sia in sede di approvazione definitiva del progetto – ha concluso Ginocchio – sia di fronte a un tribunale amministrativo. Se necessario”.
In merito alla questione relativa al parere della Commissione per la Valutazione di impatto ambientale e alla conseguente nota del Comitato alifano per la Tutela della Salute e dell’Ambiente, la General Construction aveva diffuso un comunicato attraverso il quale “prende atto del parere favorevole emesso dalla Commissione.
Il parere espresso – si legge nel comunicato – è la conferma della assoluta compatibilità dell’impianto con il territorio e della sua qualità progettuale”.
Nella missiva si intravede disponibilità quando si legge che “si apprezzano le utili prescrizioni impartite, che si configurano come ottime indicazioni da perseguire, assolutamente in linea con la mission del progetto, sia in termini di conservazione del territorio che di tutela dell’ambiente e del paesaggio”.
La General Construction “si dichiara pronta a difendere le proprie istanze, al fianco di tutti quei cittadini che credono nello sviluppo di questo progetto”.
Infine, da parte General Construction, la dichiarazione di disponibilità a “un dialogo pacato e volto a fare chiarezza sul progetto non mirato a erigere muri di contrarietà”.
Specialmente quando il documento rimarca che “si resta dell’idea che la corretta informazione sia un obbligo etico e morale soprattutto da parte di chi amministra la res publica o ambisce a farlo”.
(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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