Caserta. Corrispondenza posale da quarto mondo, insorge la CISAS mentre l’ente è in ‘svendita’
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di Poste Italiane, Francesco Caio si preoccupa di entrare in borsa e fare business, la consegna della corrispondenza, pure i quotidiani, va sempre più a rotoli.

Il che significa – evidenzia la confederazione Cisas (nella foto a destra in coordinatore regionale Maro De Florio) – che i poveri utenti italiani non riceveranno più la tanto sospirata corrispondenza.
Infatti, nonostante la notevole diminuzione delle lettere, causa e-mail, fax, sms, twitter e facebook, le poste hanno insabbiato completamente la consegna delle lettere creando difficoltà, disagi, e danni economici ai cittadini che ricevono more e sanzioni, come continuamente denunciato dalla Cisas e dagli interessati.
Allo stato la corrispondenza viene consegnata al massimo due volte al mese, quando si è fortunati e si abita nei grandi centri.
Ovviamente la corrispondenza viene consegnata tutta assieme, decorrente quasi sempre la prima ad un mese dalla timbratura.
Al momento, a Caserta centro, è ormai un mese che tutte le cassette dei residenti sono vuote e non sempre il ritardo dipende dal postino.
Il grave è che i tanti dirigenti locali delle Poste Italiane non intervengono mai, nonostante le sollecitazioni continue da parte dei cittadini e degli Organi di Stampa.
Il tutto senza parlare poi minimamente del ritiro delle raccomandate, spesso non consegnate pur con indirizzi precisi ed utenti in casa.
La cosa fa perdere ore di lavoro di mattina per poter ritirare la corrispondenza all’unico e decentrato ufficio locale delle Poste, che lascia per ore cittadini in mezzo alla strada, che subiscono oltre al freddo e al caldo anche il pericolo di investimenti da parte delle auto passanti.
(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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