Piedimonte Matese. Tecnico comunale licenziato dopo condanna penale ora fa causa allo stesso Comune
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C’era da aspettarselo: l’ex tecnico comunale Raffaele Macchione,“liquidato” dall’ente per faccende non proprio edificanti, ha ben pensato di citare in giudizio il Comune per il quale lavorava, rivendicando adeguato risarcimento o magari la stessa riassunzione.Macchione, ricordiamo, fu “mollato” dal Comune il 30 maggio 2014, in seguito alla condanna a quattro anni e tre mesi di reclusione, per quanto è dato sapere, comminata perché era accusato di aver funto da fac totum del superboss della camorra Antonio Iovine, detto “O Ninno”.
E dopo circa un anno, il 7 aprile 2015, al protocollo comunale è stata notificata l’ordinanza di fissazione udienza per il 25 novembre davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Lavoro e Previdenza, per discutere il ricorso formulato da Macchione, in ordine al recesso del contratto di lavoro protocollato connumero 8152 il 30 maggio 2015.
Per conseguenza la responsabile comunale del Settore RGP, dottoressa Maria Luisa De Lellis, ha trasmesso ogni utile documentazione, agli atti dell’Ufficio Personale, al fine di promuovere l’attività difensiva innanzi al Giudice.
Al fine di rappresentare l’Ente e tutelarne gli interessi, pertanto, è stato necessario costituirsi nel giudizio promosso dal Macchione avanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Lavoro e Previdenza, conferendo incarico a un legale, dando atto che la spesa per l’incarico, valutata in 2.000 euro omni comprensivi, tenuto conto del valore della causa, è finanziata con i fondi comunali.
Difesa che appare più che doverosa, per l’ente pubblico, alla luce di alcune dichiarazioni rese nel corso del processo de quo:
Avendo ora precisato quale è stato il mio rapporto con Enzo Della Volpe, posso anche chiarire i fatti che sono contenuti nel procedimento denominato ‘Normandia’ (inerenti nello specifico la “forestazione” a Piana di Monte Verna, ndr.).
Le devo dire che io non mi sono interessato in prima persona di quelle vicende e di quegli appalti che, quindi, tendo a distinguere rispetto ad altre situazioni in cui io sono stato parte diretta e protagonista di interventi per l’assegnazione dei lavori.
Per esempio, se parliamo di Frignano, le potrò raccontare di un intervento diretto che ho fatto per un lavoro insieme all’ingegnere Macchione, congiunto di Basco, cognato di Russo Corrado fratello di Giuseppe, il quale ingegnere truccò la gara attraverso la preventiva apertura delle buste al fine di favorire l’impresa che faceva capo a Basco.
Può essere utile, per individuare la gara, avere come riferimento le successive dimissioni che, per quanto ne so, l’ingegnere Macchione diede da capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, per evitare di essere coinvolto successivamente in altre vicende del genere.
Ebbene io in quel caso intervenni per tacitare la discussione che ci fu tra Basco e Della Volpe Vincenzo e dunque consentii ai lavori di andare avanti.
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