Matese, Comunità Montana. Operai ‘stagionali’ senza lavoro da due anni: è un dramma sociale
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della Comunità montana del Matese prima d’ora impegnati nel servizio antincendio boschivo.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, 16 lavoratori stagionali sono rimasti a casa e non sono stati impegnati neanche per un giorno nelle attività connesse alla prevenzione e alla tutela dell’intero territorio matesino dagli incendi che si verificano con maggiore frequenza nel periodo estivo.
A determinare il blocco delle attività ed il conseguente mancato allestimento, in località Campanelle, alle porte della città dove sono ubicati i capannoni di proprietà dello stesso ente montano, del centro AIB che coordinava fino al 2013 tutte le attività e gli interventi di antincendio boschivo nel Matese, è stata l’assenza di risorse per la forestazione che non sono state finora stanziate dalla Regione Campania in favore della Comunità Montana presieduta da Fabrizio Pepe, la cui giunta nei mesi scorsi aveva provveduto puntualmente ad adottare il piano della forestazione per l’anno in corso che, però, ancora non è stato definitivamente approvato dalla stessa Regione e finanziato per circa un milione e 400.000 euro, somma necessaria per realizzare le attività in esso previste ed anche per consentire la regolare assunzione del personale occorrente.
Non stabilizzati per loro scelta a seguito della legge regionale, i 16 otd già due anni fa furono assunti per sole 51 giornate lavorate tra fine agosto e gli inizi di ottobre, a fronte delle normali 156 giornate degli anni precedenti, ma senza neanche essere pagati del tutto fino a quando, solo di recente, è stata loro liquidata la mensilità di settembre 2013 sempre per la mancanza di liquidità nelle casse dell’ente montano.
Ora la loro situazione è peggiorata ulteriormente poiché sono rimasti tutti senza lavoro la scorsa estate ed anche quest’anno hanno perso la continuità occupazionale di anno in anno con ricadute negative sul percorso previdenziale ai fini pensionistici.
Una situazione comune anche agli OTD in servizio presso le altre comunità montane del Monte Maggiore e del Monte Santa Croce, anche se qui per poche giornate lo scorso anno gli operai sono stati regolarmente assunti e hanno lavorato in estate, mentre sul Matese i BAIF alle dipendenze storicamente dell’ente montano non sono stati chiamati a lavorare e non sembra ci siano i presupposti affinché ciò avvenga neppure nell’immediato futuro.
I lavoratori a tempo determinato rivolgono, quindi, un appello al presidente Pepe, alla giunta esecutiva, all’intero consiglio generale e al neo assessore regionale all’Agricoltura e presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca affinché “esaminino la nostra situazione di assoluta incertezza e precarietà, verificando le condizioni per una nostra assunzione in extremis per la quale sono sufficienti pochi fondi che permetterebbero di vivere anche alle nostre famiglie ormai sul lastrico e senza alcuna forma di sostentamento economico”.
Oltre al danno di aver perso il lavoro, infatti, per gli OTD c’è la beffa del mancato riconoscimento del sussidio sociale della disoccupazione, proprio perché non hanno lavorato neppure una giornata, né durante l’anno in corso né in quello precedente.
Un servizio di antincendio, il loro, fondamentale per l’intero territorio, con l’ausilio di una base operativa e logistica per prevenire e reprimere tutti i casi di roghi che si dovessero verificare, fino al termine dell’estate, nel vastissimo perimetro comprendente tutti i 17 comuni dell’Ente montano.
Al fine di evitare che il verificarsi e l’espandersi di incendi, il più delle volte dolosi, possano devastare l’immenso patrimonio boschivo e naturalistico matesino, la Comunità montana ogni anno predispone il piano antincendio boschivo che ha come base proprio il centro Aib sito in località Campanelle, un autentico fiore all’occhiello per l’Ente, all’avanguardia nell’intera Regione Campania nelle azioni di contrasto agli incendi boschivi sia per numero di uomini impiegati che per i mezzi utilizzati.
(Enzo Perretta – News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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