Dragoni. Sagra delle polemiche: primo premio assegnato a una zucca acquistata in Lombardia, ma la produttrice è di Caiazzo
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Premiazione al veleno con vibrate proteste di alcuni partecipanti 
alla quinta edizione 
della “festa della zucca” pomposamente denominata “Dalla A alla Zucca”. Ad aggiudicarsi il premio previsto per la zucca più grande è stata una concorrente (Luigina) di Caiazzo, il cui ortaggio è stato giudicato il migliore e il più pesante da una apposita giuria.Durante le operazioni di valutazione degli ortaggi in gara, però, due concorrenti si sono accorti che la zucca vittoriosa era stata acquistata a Sale Marasino, in provincia di Brescia, e, a loro avviso, aveva partecipato a una gara internazionale disciplinata da un regolamento a mente del quale le zucche debbono essere coltivate dagli stessi agricoltori o persone che le presentano per le varie competizioni.
Il signor Italiano (nella foto in basso a sinistra) di Dragoni, altro cultore della zucca che non ha partecipato alla gara del suo paese, assicura però che per tale competizione quel regolamento non era stato adottato, per cui veniva premiata la zucca più grande, a prescindere dalla zona di coltivazione, che peraltro non era neanche necessario indicare.
Nessuna irregolarità dunque, tuttavia Salvatore Cassella e Danilo Squitieri, concorrenti che avevano presentato un prodotto coltivato e curato da loro stessi, hanno deciso comunque di abbandonare la gara perché, a loro dire, turlupinati:
“E’ vero che il regolamento non prevedeva assolutamente di essere direttamente coloro che l’hanno presentata in gara, i coltivatori della zucca.
Ma lo scopo della manifestazione è quello di promuovere il prodotto locale ed incentivare la coltivazione nei nostri territori di questo prodotto davvero unico nel suo genere.
Che senso ha, quindi, partecipare ad una competizione con una zucca propria, coltivata per tanto tempo con sacrificio e abnegazione, per poi essere bollato da un altro concorrente che si limita ad acquistarne una cresciuta in altre località d’Italia?
Nel caso specifico, prove fotografiche alla mano, si può constatare che la zucca è stata acquistata in provincia di Brescia ed era di proprietà della famiglia di Tarcisio Buffoli” .
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