Ailano. ‘Baratto amministrativo’: chi non può pagare le tasse, lavora gratis per il Comune

e, allora, c’è il baratto amministrativo: si lavora e si ripagano i debiti con l’ente. In un piccolo comune c’è tanto da fare: dall’abbellimento di giardini, alla pulizia di strade, fino alla riqualificazione di immobili inutilizzati. Servizi, insomma, che normalmente il Comune dovrebbe pagare ma, visto che la legge lo permette, perché non dare la possibilità a coloro che non riescono a far fronte ai tributi di rimborsare il proprio debito col lavoro?

Ci ha pensato la consigliera di maggioranza al Comune di Ailano, Pina Di Fiore (nella foto), che, a margine dell’assise civica per l’approvazione del bilancio, ha presentato una mozione sul cosiddetto baratto amministrativo.

Il documento ha messo tutti d’accordo visto che è stato votato all’unanimità dopo che, al contrario, lo strumento finanziario è passato coi soli voti della maggioranza.

“È evidente – spiega – che la crisi economica ha prodotto uno stato di indigenza delle famiglie in ulteriore difficoltà quando si tratta di pagare tasse e tributi locali. Quando non sono corrisposti, oltre al danno erariale, si ha una mancata entrata per il nostro Comune e, successivamente, per il recupero delle somme, si aggravano i costi che, alla fine, ricadono sulla comunità. Ecco perché si potrà ricorrere a un patto: i cittadini avranno la possibilità di ripagare il proprio debito e l’ente usufruirà di forme di lavoro a compensare i crediti“.

Ma vi è di più. La formula, è previsto nel documento votato in assise, potrà trovare applicazione anche per quegli inquilini morosi che risiedono in alloggi comunali.

Del baratto amministrativo, che trova fondamento giuridico nella legge 164 del 2014 la quale consente ai Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio attuati da cittadini singoli o associati, potranno giovarsi le persone senza lavoro o in difficoltà economiche.

“In questo caso – aggiunge Di Fiore – il vantaggio per l’amministrazione è duplice: si riducono le spese per la manutenzione di aree verdi, piazze, strade o strutture inutilizzate e nel contempo, si compensano le mancate entrate tributarie“.

Il primo passo, dunque, è compiuto.

Ora sindaco e giunta si sono impegnati ad approvare un regolamento che consenta l’effettiva applicazione.