Onore al merito di chi, come il referente ufficiale dei pensionati italiani, osa schierarsi da parte di questi ultimi
soprattutto ora che perfino dal clero vengono segni tangibili di privilegi per gli stranieri, spesso definiti ipocritamente rifugiati politici, per voce di popolo, al malcelato fine di favorire sempre di più le “coop rosse” che, in un modo o nell’altro, sempre più lucrano sul grosso business dell’immigrazione:
Migliaia di stranieri, una parte aspiranti profughi, tanti altri, semplicemente dei clandestini, arrivano sulle nostre coste e dai confini del nord est, provenienti dall’Africa e da altre parti del mondo, sicure di essere accolti dal nostro Paese.
Forse il Governo non ha ancora capito che abbiamo raggiunto il punto più alto dell’accoglienza.
Il nostro territorio non è più in grado di accogliere: sorgono problemi enormi fra le nostre periferie e questi stranieri.
Troppe cose non vanno: i nostri terremotati vivono in prefabbricati che, con il caldo torrido, diventano dei forni e devono pagare luce, gas, rifiuti eccetera, con pochi o nessun aiuto.
L’indignazione sale anche di fronte (agli atteggiamenti) di violenza e arroganza di cui si rendono protagonisti questi “ospiti”.
L’Europa, anche su questo problema, è menefreghista ed assente.
L’Italia che fa? praticamente nulla: accoglie, accoglie, accoglie e spende, spende, spende! Pagano, ovviamente, gli italiani.
Abbiamo circa 4 milioni di italiani che vivono in una situazione di povertà estrema, mentre circa dieci milioni possono considerarsi poveri.
Una disoccupazione che si attesta costantemente oltre il 12% e quella giovanile al 43%: in questo contesto, il nostro Paese, destina 35/40 euro al giorno per garantire il necessario a questi migranti, clandestini o profughi che siano, ed in tantissimi casi alloggia questi ospiti in appartamenti, alberghi e quant’altro.
Un nostro disabile ha una pensione di 280 euro, un pensionato al minimo riceve 480 euro, il 64% dei pensionati riceve una pensione inferiore ai 700 euro al mese: allora si capisce facilmente perché, assieme a tanti altri motivi la maggioranza dei cittadini non ne può più e c’è il concreto pericolo di incidenti.
In pratica un assurdo razzismo “all’incontrario”.
L’italiano guarda i profughi negli alberghi a quattro stelle e lui vive nelle stalle.
L’Italia, sembra gestire un “servizio taxi”, mentre, a giudizio del Partito Pensionati, dovrebbe cercare di impedire l’arrivo indiscriminato, sul nostro territorio nazionale, di tanti stranieri, di cui solo una modesta percentuale, sarà riconosciuto “profugo”.
Aiutarli si, ma a casa loro.
Basta girare per le nostre città, piccole o grandi che siano e ci si accorge che il “problema” esiste ed è grave ed appare evidente che il Governo non ha una linea politica, decisa e coerente, su questo problema.
Non serve a nulla imporre piani di accoglienza dal momento che, appare evidente, a furia di accogliere, non vi sarà più nessuna speranza di trovare altri posti.
E allora? Ora, per i migranti, si pone il problema di una “sistemazione”, ma poi, bisognerà garantire lavoro, sanità, alloggio, scolarizzazione: è triste immaginare cosa potrà succede.
(Luigi Ferone, già consigliere regionale Campania -Comunicato Stampa elaborato – Archiviato in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)